60 anni di Chupa Chups

Correva l’anno 1958 quando Enric Bernat, imprenditore spagnolo erede di tre generazioni di pasticceri, ebbe la geniale intuizione di produrre una caramella con bastoncino che consentisse ai bambini di non sporcarsi le mani.  Nacquero così i Chupa Chups, inizialmente conosciuti anche come ‘Gol’ per via della forma sferica e della passione di Bernat per il calcio, da consumare in 16 minuti – il periodo di tempo scientificamente calcolato per ingerire un lollipop taglia standard- .Il logo originale  fu invece inventato da Salvador Dalì, il celebre artista surrealista che negli anni ’70 disegnò per Chupa Chups la famosa margherita, lasciandosi ispirare dall’atmosfera dal sapore vintage di“figli dei fiori”.60 anni dopo, i lecca lecca che hanno fatto breccia nel cuore di milioni di bambini e adulti, continuano a  conquistare un mercato di 103 paesi. Lo rivelano i numeri in costante ascesa: più di 70 milioni di pezzi prodotti in oltre 130 gusti e, per fare solo un esempio, durante la settimana dell’ultimo Black Friday italiano, sono stati venduti tanti Chupa Chups da poterne offrire uno a ciascun abitante di Firenze. Complici o testimonial involontari, sono stati numerosi i personaggi famosi ritratti a gustare il lollipop colorato, come le Spice Girl, Madonna, Britney Spears, per citare icone della musica pop, fino a Naomi Campbell o Giorgio Armani, per passare all’alta moda, o ancora Ronaldo e Zidane  tra gli esponenti del mondo calcistico.  Il segreto di Chupa Chups lo racconta Marco Seregni, Direttore Commerciale della multinazionale italiana Perfetti Van Melle, che nel 2006 ha acquistato per 440 milioni di euro la Chupa Chups S.A. “La sua forma – dice – sicuramente, e poi il modo di consumarlo, così particolare. Senza dimenticare la continua capacità di essere all’avanguardia e di entrare nelle maglie delle tante culture che i nostri lollipop hanno saputo  intercettare nel corso della propria storia, proponendo gusti amati dalle popolazioni locali o partnership con grandi brand e con personaggi noti che spontaneamente sono diventati nostri ambassador. Perché, chi rinuncia al piacere di ritornare per un attimo bambino e concedersi un momento di divertimento e spensieratezza? Non per niente Forever Fun è il nostro motto e in ogni occasione l’obiettivo è ricordare l’importanza di continuare a divertirsi  proprio come bambini”.

Miriam Sgrò

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