Diritto, morale, religione. Categorie su cui riflette il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella lunga intervista all’emittente PadrePioTV. A partire dall’universo carcere: com’è adesso, come cambierà.
“La funzione rieducativa della pena si attua tramite due elementi: il lavoro e l’attività fisica”, sottolinea Nordio, intervistato dall’avvocato Felice Piemontese. Puntare sull’attività lavorativa per chi sconta una pena significa, per il Guardasigilli, “diminuire le tensioni in carcere, imparare una professione e individuare aziende pronte ad assumere i detenuti appena liberati”.
Il ponte con il fuori è essenziale anche una volta scontata la pena; il Ministro ricorda il protocollo firmato con Cnel che ha dato avvio al progetto “Recidiva Zero”; “siamo convinti andrà avanti bene – assicura. Stiamo lavorando per inserire i detenuti subito nella società, equamente retribuiti, per non correre il rischio di rientrare in quella cultura dello scarto di cui parlava Papa Francesco”.
A proposito del compianto Pontefice, Nordio ricorda i gesti di misericordia per i detenuti: dall’apertura della Porta Santa a Rebibbia, all’inaugurazione del padiglione della Santa Sede della Biennale nel carcere della Giudecca. Due prime volte storiche per un Papa.
Il Guardasigilli ammette che il lavoro e il sovraffollamento in carcere sono spesso incompatibili: “ho visto quasi tutti i penitenziari e c’è molta disomogeneità”, osserva.
“Abbiamo delle attività che sono un’eccellenza. Ho visto costruire violini con i legni delle barche che trasportavano i migranti; a Padova si fanno degli ottimi panettoni; i tessuti di Biella sono esportati anche all’estero”. E poi c’è il rovescio della medaglia. “Ci sono realtà, come il Regina Coeli – prosegue Nordio –, dove per la compressione e la limitatezza degli edifici è difficile lavorare”.
La direzione futura comprende, oltre alla costruzione di nuove strutture, “anche la detenzione alternativa”, dice il Ministro. “Le persone tossicodipendenti – prosegue -, che sono più dei malati da curare che dei criminali da punire, possono e devono essere detenuti in modo differenziato”.
Prioritario è inoltre intervenire sul ricorso alla custodia cautelare. Il Ministro pensa a “quel 20% di persone detenute in attesa di giudizio che poi sono in buona parte riconosciute innocenti; vi è una ingiustificata detenzione, che poi costa tutta una serie di risarcimenti”. Diverse le direzioni degli interventi, ma “il faro della Costituzione è l’umanizzazione della pena e la rieducazione del detenuto”, conclude Nordio sul tema carcere.
Spazio poi a riflessioni sull’etica del magistrato. “Il faro del giudice è la legge positiva”, dice il Guardasigilli. “Ma bisogna tenere presenti due cose: che esiste da un lato il senso dell’umanità, e quindi anche il peggiore degli assassini va trattato con rispetto; dall’altro, non è giusto dare giudizi morali sugli altri, anche perché prima dovremmo darli su noi stessi”.
Il Ministro si sofferma poi sulle priorità del settore giustizia. “da un lato renderla più celere, più efficiente e dotata di maggiori risorse, rese disponibili dal Pnrr”. Inoltre, prosegue Nordio, perseguire “la giustizia con la G maiuscola. In questo senso, – spiega – se il legislatore deve operare nel senso di dare leggi chiare e distinte, il giudice e tutti gli operatori della giustizia dovrebbero avere due caratteristiche fondamentali: umanità e buonsenso”.
Il Guardasigilli ricorda poi due figure religiose di rilievo. Il giudice Livatino, che “è più di un eroe e di un magistrato che ha dato la vita per il suo Paese; è un santo, perché ha perdonato i suoi assassini”, sottolinea Nordio.
Infine, un ricordo personale del Ministro legato a Padre Pio. Una sua zia aveva chiesto al frate di Pietrelcina un’intercessione per la grave malattia di un parente. “Questo parente – racconta Nordio – le riferì che in ospedale era venuto a trovarlo un frate con la barba lunga, che gli ha parlato e lo ha consolato. Ma non era entrato nessun frate. Uno può interpretare come vuole, ma questo è quello che è stato riferito”.
fonte: https://www.gnewsonline.it/nordio-su-padrepiotv-efficiente-e-giusta-la-giustizia-che-vorrei/
