No alla Lega ‘’mediatrice’’

«I problemi tra Fini e Berlusconi, che sono di natura personale, vanno superati». Questo le dichiarazioni risalenti alla settimana scorsa del ministro Roberto Calderoli che in seguito avrebbe proposto, per rilanciare l’attuale legislatura, un summit mediato dalla Lega fra Berlusconi, Fini e Bossi invitandoli a dar vita a un ‘’patto del trampolino’’. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi avrebbe accolto con malumore questa dichiarazione e la successiva proposta del ministro leghista. È l’ennesima provocazione, ai danni del Pdl, mal digerita da gran parte della maggioranza. Si tratterebbe, dunque, di una semplice proposta che non sarà presa ulteriormente in considerazione dal Cavaliere. L’unico interesse sarà quello di rilanciare il Pdl: il premier rimane convinto del fatto che l’attuale legislatura giungerà al termine del mandato senza che si arrivi al voto e ritiene inoltre che Fli non farà mancare il proprio appoggio in Parlamento. A insabbiare ulteriormente il patto del trampolino ci pensa anche il capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino, dichiarandosi contrario per il momento all’eventuale vertice. Persino Bossi smentisce il suo ministro Calderoli su possibili vertici chiarificatori con Berlusconi e Fini. «I problemi tra Fini e Berlusconi sono di natura personale – come afferma lo stesso Calderoli – ma io non ho poteri taumaturgici per risolverli». Nel corso delle sue ultime dichiarazioni il Senatùr si è anche soffermato sulla giustizia, definendo la prossima settimana cruciale per il suo approfondimento, parlando di una sinistra timorosa di andare alle urne e per questo disposta a dare il voto alla maggioranza. L’obiettivo del leader della Lega rimane quello di rilanciare la legislatura e scongiurare la crisi di governo; ma quella proposta da Calderoli sembra non essere la strada giusta per farlo. Umberto Bossi lancia inoltre un avvertimento nei confronti di Gianfranco Fini su un suo possibile no alla riforma della giustizia proposta dal governo: «Basta un no a una legge, e allora si andrà a votate». Lo snodo sul quale si decideranno le sorti del governo sembra essere proprio la riforma della giustizia. E proprio di giustizia il presidente della Camera si è a lungo soffermato nel corso della sua visita a Locri in occasione del quinto anniversario della morte del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno: «La politica deve dimostrare con i fatti che la legge è davvero uguale per tutti». Fini rivolgendosi ai giovani in quell’occasione ha anche dichiarato che «alle prossime elezioni non si deve votare per chi propone il voto di scambio, e alla politica non si deve chiedere nulla, solo di essere messi nelle condizioni di dimostrare i propri meriti».

Filippo Turiano

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