La carestia è un problema affrontato ormai in tanti stati del globo, ma i danni peggiori li causa nella zona del Corno D’Africa. Si tratta della parte più povera e sfruttata del continente africano. La denuncia arriva proprio dalla agenzia ONU Programma alimentare mondiale (Pam), la quale ha aggiunto che la carestia ha portato a un aumento della fame, per via della siccità.
Da inizio 2022, 9 milioni di persone stanno vivendo una grave insicurezza alimentare, paesi come Kenya, Etiopia e Somalia, sono 22 milioni le persone che non riescono a portare da mangiare sopra la tavola.
La malnutrizione non porta solo a una magrezza estrema, ma anche all’indebolimento del sistema immunitario e quindi a possibili malattie future.
David Beasly, Direttore Esecutivo del Pam, dopo un viaggio in Somalia, ha dichiarato di aver visto una situazione a dir poco drammatica, una terra in cui sette milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare acuta.
Queste le parole di Beasley:”La gente qui aspetta la pioggia da anni, ma non può più andare avanti senza un aiuto alimentare salvavita. Il mondo deve agire ora per proteggere le comunità più vulnerabili dalla minaccia di una diffusa carestia nel Corno d’Africa. Non si vede ancora la fine della siccità, quindi bisogna ottenere le risorse necessarie per salvare vite umane e impedire che le persone precipitino a livelli catastrofici di fame e inedia” (Fonte: Ansa.it).
AO