Bronzi di Riace resteranno a Palazzo Campanella

Bronzi di RiaceI Bronzi di Riace resteranno a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale. L’ipotesi che i ‘dioscuri’, il cui restauro è quasi finito, potessero finire entro qualche settimana negli scantinati di ‘Palazzo Piacentini’, sede del Museo nazionale della Magna Grecia, in atto sottoposto ad importanti interventi di ristrutturazione, è stato scongiurato dall’intervento della Regione. “Abbiamo appreso quasi per caso – ha detto il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio, Francesco Talarico – che i Bronzi, dal 15 maggio, sarebbero stati trasferiti da Palazzo Campanella al Museo. Lì giunti sarebbero stati parcheggiati in attesa del completamento dei lavori di quella struttura. Con il presidente Talarico ci siamo immediatamente attivati per scongiurare tale, a dire poco, infausta situazione. Abbiamo quindi coinvolto la Soprintendenza archeologica per la Calabria, comunicando la nostra decisione che le Statue non si sarebbero mosse da Palazzo Campanella se non per essere esposte al pubblico a Palazzo Piacentini, come degnamente meritano”. “La sovrintendente Simonetta Bonomi – ha proseguito il presidente della Giunta regionale – ci ha comunicato che i tempi di consegna dei lavori che interessano il Museo si sono dilatati per via di alcuni impedimenti tecnici e questo avrebbe significato che da ora e fino all’inaugurazione del Museo, i Bronzi non sarebbero esposti ai visitatori. Una soluzione francamente inaccettabile, che abbiamo sovvertito decidendo di mantenere aperti al pubblico i saloni di Palazzo Campanella”. Secondo Francesco Talarico, “la soluzione che si stava profilando era quanto meno paradossale. Per il restauro dei Bronzi, il Consiglio e la Regione – ha detto Talarico – hanno finora impegnato, dal 2009 ad oggi, 3,2 milioni di euro, allestendo un laboratorio scientifico di primordine secondo le indicazioni fornite dalla stessa Soprintendenza. Questo sforzo davvero straordinario stava per essere vanificato con grave nocumento per l’immagine della Calabria”. “Quanto sia forte e vivo il richiamo dei Bronzi – ha concluso Francesco Talarico – lo certificano i dati di presenza dei visitatori: dal primo gennaio scorso ad oggi, 27.500 persone hanno visitato i Bronzi, con un picco di oltre tredicimila nel solo mese di aprile. Dati assolutamente confortanti e forieri di un beneaugurante sviluppo turistico”. Simonetta Bonomi, Soprintendete archeologica per la Calabria, ha detto che “dispiaceva persino a me decidere di chiudere i Bronzi a Palazzo Piacentini. L’aiuto offerto dalla Regione ha evitato questa spiacevole situazione”.

Giuseppe Dattola

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