All’assemblea nazionale della Confederazione italiana agricoltori (CIA), tenutasi a Palazzo Italia ma rientrante nell’ambito di Expo 2015, si è perlato dell’agricoltura del Mezzogiorno come strumento di rilancio per l’Italia. Ma a questa volontà deve essere associata una severa lotta alla criminalità che, in base ai dati, negli ultimi 30 anni è riuscita a sottrarre più di 100 miliardi di euro all’economia legale dell’agricoltura e dell’agroalimentare. L’agricoltura, per il Sud Italia, rappresenta una componente economica importante, infatti contribuisce sino al 4% per la formazione di valore aggiunto, rispetto alla media nazionale del 2%. Il valore aggiunto (espresso in valori correnti) ha subito una revisione al ribasso del 2,6 %, sul quale ha influito in negativo la revisione del prodotto nel terziario e nelle costruzioni, parzialmente bilanciato dal rialzo nell’agricoltura e nazionale e nell’industria in senso stretto. La Calabria mantiene un tasso di irregolarità del lavoro superiore alla media del Mezzogiorno e dell’Italia, ma con uno scarto meno accentuato tra i due settori (dati forniti dai report della Banca d’Italia). Il governatore calabrese presente tra gli altri insieme a quello pugliese si è detto favorevole e convinto della necessità e dell’importanza di investire nell’agricoltura.
Incentivare l’agricoltura al sud per il rilancio dell’Italia intera
