Il punto sugli Azzurri

La settimana scorsa è stata la settimana dedicata agli impegni delle nazionali. La selezione azzurra di Cesare Prandelli era attesa dal doppio impegno con l’ Irlanda e del Nord e la Serbia. Dopo il pareggio di Belfast, gli azzurri non hanno giocato il match contro Krasic e compagni a causa del comportamento dei tifosi serbi che hanno impedito alle due squadre di proseguire un incontro durato soltanto sette minuti. Su quello che è accaduto a Genova sono state dette e scritte tante cose; nel nostro approfondimento di oggi parliamo invece di sport, di aspetti tecnici, di quello che si dovrebbe trattare quando c’ è di pezzo un pallone rotondo e non fare cronistorie di violenza gratuita. La Nazionale italiana ha disputato tre partite del girone di qualificazione ed una la vincerà a tavolino. Due vittorie ed un pareggio a reti bianche è il consuntivo di una squadra che sta cercando di trovare una sua identità. Il progetto tattico di Prandelli è quello di schierare una formazione che possa giocare con il modulo 4-3-2-1. analizzando ruolo per ruolo si può dire che ormai l’ ex tecnico della Fiorentina abbia assegnato al portiere del Bologna Viviano il ruolo di vice Buffon. In difesa, il C.T. ha scelto come coppia di centrali titolari il duo bianconero Chiellini-Bonucci, due ragazzi giovani che possono ricalcare le orme dei predecessori Nesta-Cannavaro. Sulle fasce c’ è ancora incertezza. A destra sta giocando spesso Cassani mentre, a sinistra, si sono alternati Molinaro, Antonelli e Criscito. In attesa di Del Silvestri e Santon, Prandelli deve ancora trovare la combinazione giusta e si aspetta qualcosa dal campionato, magari la definitiva esplosione di De Ceglie oppure potrebbe esserci qualche nome a sorpresa come il barese Masiello o il palermitano Balzaretti. Due dei tre uomini in mediana saranno De Rossi e Pirlo, titolari imprescindibili capaci di impostare e spezzare il gioco avversario. Il terzo di centrocampo uscirà da un trio formato da Marchisio, Montolivo, Palombo e Mauri anche se, a breve, ci potrebbe essere il ritorno di Aquilani se tornerà a giocare su ottimi livelli oppure l’ inserimento dell’ oriundo Ledesma che smania dalla voglia di essere chiamato nella selezione azzurra. Cassano e Balotelli sono le due punte esterne a cui vorrà affidarsi Prandelli sperando che il carattere bizzarro dei due talenti italiani non ne condizioni il rendimento sul campo. ossi e Quagliarella sono le principali alternative con Pepe pronto a giocare sia nella linea dei centrocampista che come ala del tridente. L’ attaccante centrale vede una staffetta formata da quattro uomini: Borriello, Pazzini, Gilardino ed Amauri, gente con caratteristiche diverse ma, a parte Pazzini, non si tratta di bomber da venti reti a stagione. Lo staff tecnico azzurro spera che, in questo ruolo, possa esserci qualche piacevole novità che arrivi dal campionato anche se, a parte Destro del Genoa, non sembra che ci sia nessun emergente in questo ruolo. Adesso ci sarà un’ amichevole a Novembre, dopodichè gli azzurri si ritroveranno con l’ anno nuovo in attesa dei prossimi impegni ufficiali. Il nuovo corso è dunque partito con qualche certezza ma è una squadra che ancora deve trovare una sua chimica anche se la scelta di affidarsi ad un uomo come Prandelli lascia dormire sonno tranquilli ai dirigenti federali.

Giuseppe Dattola

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