Serie A. Anticipi da paura: il Milan vince, l’Inter perde, la Roma pareggia

Straordinari e pieni di sorprese gli anticipi della quindicesima giornata di serie A. Parte alla grande la Lazio che travolge l’Inter di Benitez per tre a uno. Reja è largamente soddisfatto della crescita della sua squadra che ha mantenuto un pressing alto senza mai perdere le posizioni in campo.

Il secondo anticipo vede una Roma atipica, con Adriano e Vucinic dal primo minuto. Partono bene i giallorossi con la doppietta di Simplicio, altra novità in campo, ma il Chievo non molla e prima con Moscardelli e poi con Granoche ristabilisce il pari. La Roma non è la Roma.

Il Milan travolge per tre a zero il Brescia. Tanti errori per la squadra di Iachini che concede troppo ai rossoneri. Il primo gol lo segna Boateng, il secondo è un regalo del Brescia per Robinho che non sbaglia, la terza rete è un capolavoro di Ibrahimovic. La sconfitta costa la panchina all’allenatore.

Pazzini, su calcio di rigore, segna il sesto gol nelle ultime sette partite ai danni del Bari. I ragazzi di Ventura giocano male, in attacco si fanno sentire le assenze; Guberti chiude definitivamente il match con la doppietta personale.

Hernan Crespo, passano gli anni, ma non perde il fiuto del gol; è la sua la doppietta che regala la vittoria ai gialloblù contro una buona Udinese che non molla, accorcia le distanze con Di Natale ma non riesce ad agguantare il pareggio.

Il derby tra Cesena e Bologna è deciso dal gran gol di Marco Di Vaio e dalla rete di Britos. Il Cesena attacca ma non riesce a trovare la rete, Ficcadenti trema.

Parte bene il Lecce di De Canio che si porta in vantaggio con la rete di Ofere ai danni del Genoa. Toni e Ranocchia, gli acquisti di quest’anno, e il veterano Marco Rossi portano alla vittoria la squadra di Ballardini con una rimonta strepitosa.

S’infortuna Gilardino, rientra Mutu ed è subito decisivo; è lui a mettere la firma all’unico gol del match che regala i tre punti ai viola a discapito  di un buon Cagliari.

Il posticipo di domenica sera vede un Catania impressionante per i primi venti minuti; corsa, verticalizzazioni e pressing altissimo per i ragazzi di Giampaolo ma la Juve s’impone da grande squadra. Super Quagliarella segna una doppietta, l’altra rete è firmata Pepe; la Juve vince e non smette di lottare per lo scudetto.

Il big match tra Napoli e Palermo è deciso solo nella fase finale dal gol di Maggio, migliore in campo; pochi gol ma lo spettacolo non manca nonostante i tanti errori da entrambe le squadre. Pastore, assente, non riesce a influire sull’incontro. Mazzarri agguanta al terzo posto la Juventus e inizia a sognare la Champions League.

Giuseppe Foti

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