“Se ognuno dichiara il dovuto, il fisco potrà essere più leggero per tutti”

La lotta all’evasione adesso diventa serrata, e il Presidente del Consiglio Mario Monti riunendo tutti gli “stati maggiori” dell’amministrazione finanziaria, ha voluto lanciare un messaggio di urgenza e di impegno improrogabile. Una vera e propria “task-force” (erano presenti infatti, alla riunione tenutasi il 28 Febbraio presso il dicastero di via XX Settembre, i responsabili delle quattro Agenzie: Entrate, Dogane, Territorio, Demanio, dei Monopoli e della Guardia di Finanza). La piaga dell’evasione avrà i giorni contati? “Nel 2011 grazie all’operato dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza sono stati recuperati 12 miliardi di euro. Ma si può e si deve fare di più; il recupero dell’evasione, deve diventare uno strumento per migliorare l’efficienza del sistema economico in un quadro più equo; bisogna continuare con rinnovata forza” , ha precisato Mario Monti presentando il suo Atto di indirizzo, ovvero la programmazione per il triennio 2012-2014 con tutte le indicazioni delle priorità, amministrazione per amministrazione. Quattro sono le aree prioritarie: risanamento; utilizzo prudente della leva fiscale per ristabilire condizioni di crescita; rafforzamento della lotta all’evasione; adozione delle riforme strutturali. La preoccupazione però che affligge gli animi dei cittadini riguardo una mossa veloce che invita sicuramente all’onestà e all’equità, è sempre la stessa: l’aumento delle tassazioni. Forse, le indicazioni di oggi lasciano trapelare la volontà di non procedere in nuovi aumenti, (si parla infatti di un “utilizzo prudente della leva fiscale, per ristabilire condizioni di crescita più robuste nel medio-lungo termine e contribuire al rilancio della produttività e della crescita economica”). Un’Italia da educare al rispetto del pagamento delle tasse, guardando con positività quella che sul momento sembra una punizione, (che nel tempo, si spera, possa realizzarsi e trasformarsi in un giusto meccanismo di utilizzo di beni e servizi, che vengono utilizzati e sfruttati al meglio). Come in tutti i paesi industrializzati, la soddisfazione del benessere comune ha un costo, che, indiscutibilmente non deve e non può essere “dimenticato”. Evasione da accantonare, per un rilancio veloce dell’economia, inserendo nella nostra educazione civica, il concetto di onestà; onestà scelta non perché impossibilitati o costretti a pagare le tasse, ma come giusto e considerevole “mezzo” per dare il buon esempio all’intera società, puntando alla solidarietà economica!

Annamaria Milici

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