Un attentato a un bus di turisti israeliani è avvenuto all’aeroporto Sarafovo di Burgas, località della costa bulgara sul Mar Nero. Sette i morti e una ventina i feriti. Le prime testimonianze riferiscono di una potente esplosione che ha investito in pieno l’autobus su cui viaggiava una comitiva di quaranta turisti israeliani appena usciti dallo scalo. I pullman coinvolti nello scoppio sono stati tre in tutto. L’esplosione avvenuta nel terminal degli arrivi ha fatto si che le fiamme si estendessero alle auto circostanti. La zona è stata isolata immediatamente e l’aeroporto è stato chiuso. Tutti i voli sono dirottati a Varna, sempre sul Mar Nero. Inoltre secondo indiscrezioni sembrerebbe che un equipe medica di soccorso e supporto sia partita da Israele per dare appoggio alle operazioni, che a detta delle autorità israeliane stavano andando molto a rilento. A bordo dell’aereo c’erano anche esperti della polizia israeliana incaricati di raccogliere sul posto elementi che consentano di ricostruire la natura della esplosione, e rabbini dell’organizzazione ortodossa Zaka, che avranno il compito di ricomporre le salme secondo la tradizione ebraica. Al momento le dinamiche dell’esplosione non sono ancora chiare. Alcuni parlano di attentato, altri invece di esplosione accidentale. Il primo a parlare di attentato è stato un funzionario del ministero dell’Interno bulgaro e il sindaco di Burgas.
Salvatore Borruto
