Complotti fuori e dentro il “Palazzo”

di Carlo Viscardi – Purtroppo sembra che il problema basilare del nostro paese sia se e come far decadere il Senatore Cav. Silvio Berlusconi. Ogni virgola di questa storia, deve essere analizzata e sviscerata, vuoi perché la sinistra vede dappertutto un complotto, lo stesso i componenti del PDL, tutto deve diventare un “caso nazionale”. A parte le considerazione dello scrivente, ora il nodo della questione “decadenza” si è spostato sulla modalità di voto che si dovrà tenere… Palese o Segreta..

Formigoni_Epifani_Renzi_Quagliariello
Tutti sanno che la giunta per la decadenza ha votato a maggioranza per il voto palese, ma i senatori PDL non mollano e riuniti in assise e definitisi “innovatori” ricordano al presidente del senato Pietro Grasso che Il parere della Giunta del Senato, che ha deciso per il voto palese sulla questione della decadenza di Silvio Berlusconi, non è vincolante con questa dichiarazione : “assumere le decisioni che il regolamento assegna per garantire il rispetto delle regole di votazione”, con le firme di Roberto Formigoni, Carlo Giovanardi e Maurizio Saccomanni ed il beneplacido del ministro Gaetano Quagliariello, che non ha sottoscritto per rispetto dell’autonomia della sua posizione. Le reazioni non si fanno attendere ed arrivano dalla bocca del favorito alle primarie PD Matteo Renzi che dichiara : “I senatori si vergognano delle proprie idee e vogliono nascondersi dietro il voto segreto? Assurdo. Ci mettano la faccia e votino la decadenza, Ho grande rispetto per le questioni personali di Berlusconi, perché non sono uno di quelli che gioisce per le difficoltà altrui. Io avrei preferito batterlo alle urne, non nelle aule di tribunale; Non credo che la vicenda decadenza porterà problemi al governo, perché già un mese fa Berlusconi ha provato a far cadere l’esecutivo e non ce l’ha fatta: dunque la maggioranza c’è a prescindere da Berlusconi. Il voto non è sul destino politico di Berlusconi, già segnato da una condanna in via definitiva per evasione fiscale e dall’imminente interdizione, oltre alla decadenza”.

Intanto la lotta del Cavaliere non è arrivata alla fine e riguardo la sentenza “Mediaset” dichiara ai microfoni di Bruno Vespa : “Comunque la partita è ben lontana dal fischio finale perché la sentenza che mi ha condannato è fondata su delle falsità e sarà ribaltata molto presto; La sinistra ha commesso un autogol” ha aggiunto il leader del Pdl, precisando di essere “preoccupato e amareggiato” per l’intera vicenda. Alla domanda sulla modalità di voto decisa in giunta con scrutinio palese dichiara : “Mi pare tutto chiaro. Come dice una vecchia canzone di De Gregori, ‘Non c’è niente da capire’. L’atteggiamento della sinistra, e non solo, è ormai sotto gli occhi di chiunque abbia anche soltanto un minimo di onestà intellettuale. Ma hanno commesso un autogol; gli italiani hanno capito che vogliono eliminarmi per sempre dalla vita politica perché mi considerano l’ultimo ostacolo alla loro definitiva presa del potere”.
Ora spetterà al presidente del senato la scelta della modalità di voto e di esplicazione burocratica della faccenda, mentre l’Italia, e soprattutto gli italiani, fanno fatica a sopravvivere oppressi da una crisi che, nel nostro paese non vuole mollare la presa, e anche aiutata da una palese “incapacità” della classe dirigente a prendere scelte coraggiose anche verso l’Europa.

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