Reggina-Padova: le voci in sala stampa

CASTORI – Oggi abbiamo vinto e siamo contenti. Non mi sono mai nascosto quando si è perso, oggi è andata bene e sono qui. Abbiamo impiegato un po’ per prendere le misure all’avversario, lo svantaggio ci ha stimolato ulteriormente, questo significa che la squadra inizia ad avere le sue certezze. E’ questo il lavoro che ho chiesto alla squadra in settimana. I problemi di gioco li risolveremo con il tempo, ma vincere era assolutamente importante, ci sono linee guida che i calciatori stanno seguendo e questo mi fa ben sperare. Con la partita di oggi spero sia stata definitivamente messa da parte quella fase depressiva del gruppo quando prende gol, si è reagito a quel vantaggio del Padova e da quello bisognerà ripartire. I tre punti ci danno fiducia. Sui singoli, mi è piaciuto molto Zandrini, ma si è fatto male sul finale, da verificare le sue condizioni, è andato subito a fare accertamenti. Sbaffo ha qualità, lo sapevamo tutti, deve solo recuperare la migliore condizione. Vi avevo detto che ho fatto in settimana delle verifiche sulla condizione atletica, si è battuto duramente su questo aspetto, credo si sia visto qualcosa di diverso.

MUTTI – Siamo spariti nel momento migliore nostro. Fatto il vantaggio tanta leggerezza successivamente fino a scomparire dal campo. Sono veramente preoccupato, c’è da riflettere, da capire come sia possibile giocare una partita così importante senza convinzione. Forse la classifica è dettata da questi limiti. Su Mazzoni non ho nulla da dire, ne parliamo in settimana, non solo con lui. C’è una situazione di incredulità, inutile cercare colpevoli, è una situazione difficilmente spiegabile.

DI LORENZO – Il mister ha deciso di giocare con il 4-4-2, mi adatto a qualsiasi situazione, lo stesso per Dall’Oglio, sono contento della mia prestazione. Due linee da quattro meglio del 4-3-1-2, siamo più protetti. Oggi dopo il gol abbiamo cambiato marcia, il ritiro durante il corso della settimana ci ha fatto bene, non potevamo sbagliare anche stavolta. Sul rigore dico che Ipsa ha toccato la palla, forse il suo intervento scomposto ha portato l’arbitro a fischiarlo, ma siccome abbiamo vinto va bene così.

DI MICHELE – Secondo me è stata una vittoria raggiunta con cattiveria e voglia. Siamo andati sotto e non ci siamo abbattuti, ero convinto di ribaltare il punteggio perché volevamo raggiungerla ad ogni costo. E’ la mentalità che deve cambiare, per provare a risollevarci il prima possibile. Il gol è una medicina importante per ogni attaccante, mancava a me e soprattutto alla squadra. Oggi tutti si è fatto quello che si doveva fare. Mi assumo sempre le mie responsabilità, nel bene e nel male, soprattutto nel male. Io sono il capitano di questa squadra devo dare l’esempio dentro e fuori con atteggiamenti, consigli, suggerimenti e la settimana che si è appena conclusa ha visto tutto questo. Nelle gare precedenti non abbiamo messo in campo tutto quello che invece si è visto oggi ed è da questo che bisogna ripartire soprattutto sul piano della mentalità. Con il 4-4-2 si cerca maggiore profondità è un lavoro dispendioso per me e per Gerardi, quando vinci poi la fatica non si sente moltissimo.

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