Salvini torna a Mosca: “Sanzioni sono un suicidio, con il Putin anti-Isis si deve collaborare”

(Fonte Facebook)
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Il leader della Lega Nord è tornato a Mosca dal suo amico e alleato Vladimir Putin o, almeno, in questi termini si può intendere il rapporto tra Matteo Salvini e il numero uno del Cremlino. L’europarlamentare lombardo, assieme a Silvio Berlusconi, è tra i più accaniti difensori della Russia non solo in territorio nazionale ma anche nel contesto europeo. Salvini – che, secondo quanto riportato dal sito http://it.sputniknews.com/, nel pomeriggio di oggi dovrebbe tenere una conferenza stampa nella sede di MIA Rossiya Segodnya – già qualche giorno fa, attraverso la sua pagina facebook era tornato a farsi sentire duramente su una delle questioni che gli stanno più a cuore, quella cioè delle sanzioni che l’Ue, su spinta statunitense, ha indirizzato a Mosca a seguito della vicenda Ucraina. “

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“L’Europa – si legge – è pronta a rinnovare per altri sei mesi le sanzioni contro la Russia”, decisione che, secondo il leader del carroccio sono “un suicidio politico ma soprattutto economico”, considerando che per “per l’Italia il danno ad oggi supera i 5 miliardi di euro (2 miliardi solo nell’agroalimentare nel 2015, dati Coldiretti) oltre alle migliaia di posti di lavoro persi e alle aziende costrette a chiudere”. Per Salvini la strada da percorre con il “Putin anti-Isis” non è quella del ritorno alla Guerra Fredda ma quella della collaborazione. Le sanzioni, in poche parole, vanno bloccate: è questo l’appello rivolto al Premier Renzi.

putinPutin, intanto, è tornato a parlare della Siria e dei rapporti con la Turchia senza lasciare spazio a fraintendimenti. Su Assad non sono accettabili imposizioni esterne perché a decidere il futuro del Paese dovranno essere i cittadini siriani. Sulla Turchia, invece, è molto più drastico: al momento non esisterebbe l’opportunità di appianare i rapporti tesi con Ankara, considerata l’impossibilità di trovare un terreno comune con l’attuale leadership turca. E poi, in occasione della conferenza stampa di fine anno, direttamente dalla sala congressi del World Trade Center di Mosca, arriva la provocazione: “Ora i turchi provino a entrare nello spazio aereo siriano”

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About the Author: Luigi Iacopino