Un francobollo celebra il 60° anniversario dei Trattati di Roma

23 marzo 2017 – Il Ministero dello Sviluppo Economico emetterà, sabato 25 marzo, un francobollo celebrativo del 60° anniversario dei Trattati di Roma. Il francobollo, del valore di € 0,95, è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; in cinque colori e una tiratura di ottocentomila esemplari racchiusi in fogli da ventotto. L’elaborato, opera del bozzettista S. Deiana, della Scuola dell’arte della medaglia – I.P.Z.S, raffigura, in primo piano, un volto di donna di profilo con una stella in fronte su uno sfondo di foglie; a sinistra, fra i capelli, il disegno geometrico di piazza del Campidoglio in Roma, a simboleggiare il luogo della firma dei Trattati di Roma; al centro una stella a dodici punte contenente il numero “60°”. Completano il francobollo la legenda “ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,95”. Lo Sportello Filatelico dell’Ufficio Postale di Roma Camera Deputati e lo “Spazio Filatelia Roma 1” sito in Via delle Grazie 8, utilizzeranno nel giorno di emissione i rispettivi annulli speciali realizzati da Filatelia di Poste Italiane. Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati saranno disponibili negli Uffici Postali abilitati, gli “Spazio Filatelia” di Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia e sul sito poste.it. A commento dell’emissione è stato realizzato un bollettino illustrativo con articolo a firma di Gerardo Capozza, Capo Ufficio Vicario del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Sessanta anni fa, il 25 marzo del 1957, i ministri degli esteri e i Capi di Stato di Francia, Germania Occidentale, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo si riunivano in Campidoglio, presso la Sala degli Orazi e Curiazi del Palazzo dei Conservatori, per firmare i Trattati di Roma. La cerimonia solenne iniziò alle ore 18 e durò 53 minuti. In quei 53 minuti i rappresentanti dei sei Paesi europei, (l’Italia era rappresentata dal Presidente del Consiglio Antonio Segni e dal Ministro degli Esteri Gaetano Martino), gettarono le basi per la costruzione della casa comune europea. In quella giornata, di portata storica, i Paesi fondatori, attraverso i due trattati istitutivi della Comunità Economica Europea, (CEE), e della Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA o Euratom), ponevano le prime pietre dell’integrazione europea. I Trattati di Roma, che tra l’altro prevedevano l’istituzione dell’Assemblea parlamentare europea, oggi Parlamento Europeo, entrarono in vigore il 1° gennaio del 1958. Essi furono il risultato di un intenso lavoro dei diplomatici e delle delegazioni dei rispettivi Paesi firmatari ma anche il frutto del pensiero di eminenti personalità che teorizzavano da tempo l’idea di una federazione europea. Tra questi è doveroso ricordare Altiero Spinelli con il suo Manifesto di Ventotene ma anche figure del calibro di Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Robert Schuman e Konrad Adenauer, padri fondatori dell’Unione Europea. Quest’anno ricorrono i 60 anni da quella storica firma apposta dai sei Paesi fondatori dell’Unione Europea e per questa ricorrenza lo Stato Italiano, nella giornata in cui ha invitato a Roma per una solenne cerimonia nella stessa Sala Orazi e Curiazi i Capi di Stato e di Governo degli altri 26 Paesi che attualmente compongono l’Unione e i vertici delle Istituzioni europee, ha anche autorizzato l’emissione di un francobollo che idealmente diventa depositario, come l’Italia, dei Trattati di Roma. Ѐ densa di simboli e di richiami l’immagine riprodotta sul dentello che raffigura l’Italia nell’aspetto di una giovane donna, ritratta di profilo, con una stella a cinque punte, la Stella d’Italia, sulla fronte, mentre, fra i suoi capelli, è rappresentato un motivo geometrico a stella, a dodici punte, del pavimento michelangiolesco di Piazza del Campidoglio a Roma”.

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