All’uscita del carcere di Catanzaro si contano 262 firme per la separazione delle carriere

Stasera raccolta in piazza e domani a Scalea dove si aspetta risposta da Lorenzin

È uscita dopo le 14 la delegazione della #CarovanaXlaGiustizia dal carcere di Catanzaro. Hanno raccolto oltre 260 firme per la separazione delle carriere. La delegazione del Partito Radicale e della Camera Penale di Catanzaro composta, tra gli altri, da Rita Bernardini e Sergio D’Elia (della presidenza del P.R.) dagli avvocati Antonietta De Nicolò (della Giunta dell’Unione delle Camere Penali italiane) e Felice Foresta, accompagnati dal Consigliere comunale Antonio Giglio, ha raccolto 262 firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere. Rita Bernardini, al 21esimo giorno di sciopero della fame, al microfono di Emiliano Silvestri per Radio Radicale, tra le altre cose ha dichiarato: “reputo positivo quello che noi, come Partito Radicale, facciamo da una vita e cioè di consentire ai cittadini di partecipare alla vita civile e politica del nostro Paese anche attraverso gesti  concreti. Per quanto riguarda il ddl… c’è sicuramente la parte positiva della delega che è stata data  al Governo sull’ordinamento penitenziario…” Dalle 17.30  la delegazione  sarà di fronte al bar Mignon in Piazza Bernardino Grimaldi. Ernesto Biondi, membro del Partito Radicale, a proposito della tappa di domani 16 giugno, a Scalea, ha dichiarato: “La tappa a Scalea, comune sciolto per mafia ed investito da diverse ed imponenti operazioni di polizia, della Carovana per la Giustizia del Partito Radicale appare estremamente significativo specie per la necessaria riaffermazione dei principi dello Stato di Diritto e di una giustizia giusta. Inoltre la concomitante presenza in città di una manifestazione politica in cui, costretti da una decisione del Consiglio di Stato, si dovrà preannunziare la riapertura dell’ospedale di Praia, manifestazione in cui ci sarà un collegamento in diretta con il Ministro per la Salute, Lorenzin, potrebbe rappresentare la giusta occasione per le risposte che da tempo Rita Bernardini, in sciopero della fame da 21 giorni, attende dal Ministro sulla cannabis terapeutica.”

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