Una donna, originaria di Cosenza, ma con ultima residenza a Sondrio, morta circa venti giorni fa, ha incaricato i legali di predisporre un testamento olografo, con un legato, in favore di 5 gatti.In Italia, a differenza di altri Paesi non è possibile nominare erede un animale, poiché i lasciti ereditari sono concessi solo a beneficiari, siano essi persone fisiche o giuridiche, che abbiano capacità giuridica e di agire. Il nostro ordinamento, dunque, non contempla gli animali come esseri pensanti in grado di poter essere destinatari di diritti ed obblighi.Esistono, però, degli strumenti alternativi, che consentono di raggiungere il medesimo risultato senza violare il nostro ordinamento: tramite infatti l’istituto giuridico del legato testamentario si può far si che un soggetto, l’esecutore testamentario, vigili affinchè il patrimonio sia impiegato allo scopo preciso di curare, mantenere e soddisfare tutte le esigenze degli animali stessi.La donna in questione, classe 1925, era un’ ex dipendente postale, nubile e senza figli, proprietaria di ben 5 gatti oltre che di una unità immobiliare e di un conto corrente e godeva,in quanto ex impiegata, di entrate pensionistiche . La signora aveva deciso – per quando avrebbe cessato di vivere – che il suo patrimonio avrebbe dovuto essere “utilizzato” in funzione degli amici a quattro zampe. A tal uopo lo Studio legale da lei contattato ha predisposto un olografo nominando un esecutore testamentario, amico della donna, affinchè possa vigilare sull’adempimento dell’onere. Sembra che l’ eredità ammonti alla “modesta” cifra di 600mila euro.
