‘Ndrangheta. Arrestati 14 affiliati ai “Libri”, famiglia egemone nella zona Centro Sud

13.12 – Questa mattina, i Carabinieri del ROS e i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal dr. Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunaledi Reggio Calabria nei confronti dei sottonotati 14 indagati appartenenti alla cosca “LIBRI”, articolazione ‘ndranghetista egemone nella zona sud di Reggio Calabria, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, violenza privata e altri reati:

  • V.M.T. nata a Reggio Calabria il 12.09.1989 (destinataria della misura della custodia cautelare in carcere);

  • S.S. nato a Reggio Calabria il 22.08.1958 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere);

  • V.A.o nato a Reggio Calabria il 18.02.1966 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere);

  • V.D. nato a Reggio Calabria il 29.03.1963 (destinataria della misura della custodia cautelare in carcere e già detenuto per altra causa).

  • C.F., nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 16.12.1970 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e già detenuto per altra causa);

  • T.G., nato a Reggio Calabria il 7.05.1978 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere);

  • P.D., nato a Reggio Calabria il 12.07.1970 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere);

  • A.A.R., nato a Reggio Calabria il 30.04.1977 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere);

  • S.D., nato a Reggio Calabria il 20.01.1972 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere).

  • R.A., nata a Reggio Calabria il 6.03.1978 (destinataria della misura della custodia cautelare in carcere);

  • M.D., nato a Reggio Calabria il 18.03.1990 (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere);

  • R.S., nato a Reggio Calabria il 14.09.1984 (destinatario della misura degli arresti domiciliari);

È stato altresì raggiunto da ordinanza applicativa dell’obbligo di dimora nel comune di domicilio, il professionista N.S., nato a Reggio Calabria il 20.02.1954.

I provvedimenti scaturiscono da due distinte ed articolate indagini della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e del ROS, coordinate dal Procuratore Aggiunto dr. Giuseppe Lombardo e dai Sostituti Procuratori dr. Stefano Musolino e Walter Ignazitto, che hanno consentito di:

  • documentare l’esistenza e l’operatività della cosca “LIBRI”, attiva nel capoluogo reggino ed in particolare nei quartieri di Cannavò, San Cristoforo, Vinco, Pavigliana, Mosorrofa, Gallina, Modena, Ciccarello, San Giorgio, Reggio Campi;

  • evidenziare come nella città di Reggio Calabria vi siano zone ove gli imprenditori sono costretti al versamento del “pizzo” in più tranche e nelle mani dei diversi rappresentanti delle cosche che si spartiscono il territorio.

L’indagine ha consentito di ricostruire gli assetti organizzativi e le dinamiche interne della cosca “LIBRI”.

Al vertice è stato individuato un duopolio costituito dal decano L.P., deceduto, figura carismatica garante dell’osservanza delle regole mafiose, e dal genero C.F., titolare della carica di “capo società” e responsabile operativo sul territorioPrincipali collaboratori del C. sono risultati T. G. e A. A. R. – preposti all’imposizione delle richieste estorsive, alla riscossione dei relativi proventi, alla custodia ed all’occultamento delle armi nonché al mantenimento dei contatti con gli altri associati – e i giovani “picciotti” C.A. e M.D., affiliati con il tipico rituale mafioso del “battesimo”, come narrato dal C.F. nel corso di una conversazione intercettata. L’attività ha inoltre dimostrato l’operatività di ulteriori sodali, quali V.A., S.S. e V.D., che hanno costantemente coadiuvato i rappresentanti di vertice della consorteria nella gestione dell’attività estorsiva nei confronti delle più svariate attività imprenditoriali presenti nelle zone di influenza della cosca LIBRI. Le investigazioni hanno inoltre permesso di acquisire elementi circa le modalità di affiliazione, con particolare riferimento a “gradi” e “doti” tipiche dell’ordinamento ‘ndranghetista, facendo riferimento anche alla figura del “mastro di tirata” indicato quale persona deputata al controllo del rispetto delle regole durante le operazioni di battesimo.

Le indagini, nel loro complesso, hanno:

  • documentato numerosi episodi estorsivi posti in essere nei confronti di imprenditori e di titolari di esercizi commerciali di tutto il capoluogo reggino, mediante la continua imposizione del cosiddetto “pizzo”, oltre che di forniture e di collaborazioni provenienti da imprese collegate alla cosca LIBRI;

  • evidenziato le modalità di reimpiego delle risorse della “cassa comune”. Gli illeciti proventi venivano infatti reinvestiti attraverso la costituzione di società operanti in diversi attività commerciali, fittiziamente intestate a soggetti compiacenti ma di fatto gestite dai vertici della consorteria. In tale ambito è emerso il ruolo di un noto professionista di Reggio Calabria, N.S. che, nella qualità di consulente aziendale e commerciale, ha fornito a C.F. ed a R.A. la consulenza tecnica necessaria per l’intestazione fittizia di beni;

  • dimostrato il sostentamento delle famiglie degli affiliati detenuti tramite il versamento di somme di denaro, nell’ottica del mantenimento dell’unitarietà della cosca;

  • accertato la disponibilità di armi e munizioni da parte del sodalizio.

Nel corso dell’indagine è stato ricostruito anche un episodio di violenza privata aggravata, perpetrata da T.G. nei confronti di un amministratore di condominio, costretto ad omettere di denunciare ed ad intraprendere qualsiasi iniziativa volta a far sgomberare, da parte di una donna vicina a C.F., un immobile dalla stessa occupato abusivamente.

Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro preventivo i sottonotati beni per un valore di un milione di euro:

  • Impresa Individuale S.D., con sede a Reggio Calabria alla via Riparo Vecchio Cannavò, attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli;

  • Impresa Individuale S.C.A., con sede a Reggio Calabria alla via Placa Mosorrofa, avente ad oggetto lavori edili e movimento terra;

  • Impresa Individuale Impianti elettrici S.D., con sede a Reggio Calabria alla via Riparo Vecchio Cannavò, che si occupa di installazione di impianti elettrici;

  • Circolo Ricreativo “H.”, con sede a Reggio Calabria in via Riparo Vecchio, con all’interno un centro scommesse, bar e sala giochi;

  • Impresa Individuale “L’A.d.S.”, con sede a Reggio Calabria alla via Gebbione a Mare, attiva nel settore della vendita di generi alimentari.

07.30 – Polizia di Stato e Carabinieri stanno eseguendo, in reggio calabria, un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 14 affiliati alla cosca ‘ndranghetista “libri”, indagati per associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni e altri gravi reati. Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che ha ricostruito gli assetti organizzativi della cosca e documentato gli equilibri con le altre famiglie mafiose egemoni sul capoluogo. Accertate le attività illecite della cosca e, in particolare, gli episodi estorsivi nei confronti di titolari di attività commerciali. Sequestrati beni fittiziamente intestati per un milione di euro. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà, alle ore 11.00 odierne, presso la procura della repubblica di reggio calabria.

Comunicato Stampa  – Questura di Reggio Calabria, 31 luglio 2018

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