In Calabria il lavoro uccide. Martusciello (FI), troppe le morti bianche che potevano essere evitate

Gli incidenti e le morti sul lavoro sono certamente una delle piaghe calabresi. Basti pensare che da un’indagine dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro è emerso che, tra il 2017 e il 2018, il maggior numero di infortuni mortali di lavoratori si registra nella provincia di Crotone (6,3 ogni mille) e, a seguire, nelle province di Isernia (5,9‰) e Campobasso (4,7‰). «Il lavoro nobilita l’uomo, è questo quello che mi hanno insegnato, ma in Calabria quello stesso lavoro ha tolto troppe vite». E’ quanto dichiara Fulvio Martusciello, candidato alle europee 2019 in Calabria per Forza Italia. Un operaio caduto da una scala, una giovane lavoratrice bloccata da un macchinario in una lavanderia industriale, un quarantenne travolto da una macchina agricola, un operaio morto per un tubo scoppiato alla stazione. E’ questa l’emergenza sulla sicurezza nei posti di lavoro in Calabria. «Questa regione – aggiunge Fulvio Martusciello – è penalizzata due volte: per la mancanza di occupazione e per la poca sicurezza nei posti di lavoro. L’obiettivo è garantire un impiego sicuro e dignitoso a tutti i calabresi, perché non può esistere un’Europa senza sicurezza sul lavoro e la Calabria fa parte di essa».

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