Giornata Mondiale per la Consapevolezza sui Linfomi: l’associazione Linfovita nel Complesso Santa Chiara di Tropea

Questʼanno lʼassociazione Linfovita per celebrare la giornata mondiale per la consapevolezza sui linfomi, ha scelto come location la splendida cornice del Complesso Santa Chiara sito nel centro storico di Tropea. Un sentito ringraziamento va all’amministrazione comunale per la disponibilità dimostrata, in particolare al vicesindaco avvocato Scalfari che ha voluto presenziare allʼevento. La cittadina ha risposto con grande calore, interesse e partecipazione alla manifestazione e di fronte ad un numeroso pubblico di medici, pazienti e gente comune sono stati affrontati argomenti di strettissima attualità. Grazie alla sapiente moderazione di Giuseppe Caprera, padrone di casa e componente del direttivo Linfovita, i diversi relatori che si sono susseguiti hanno trattato, da prospettive diverse, quella del medico e quella del paziente, il tema delle malattie linfoproliferative. La dottoressa Caterina Stelitano, ematologa presso il GOM di Reggio Calabria e presidente dellʼassociazione, ha introdotto lʼargomento parlando dellʼapproccio diagnostico-terapeutico per il trattamento dei linfomi, della loro classificazione e stadiazione e degli importanti progressi fatti negli ultimi decenni in tema di terapie e prognosi. Oggi, è sempre più forte la speranza, fondata su dati certi, che queste malattie si possono combattere con ampie probabilità di successo. Il dottore Bruno Martino, responsabile del reparto di ematologia del GOM di Reggio Calabria, ha voluto sottolineare lʼimportanza della multidisciplinearità in campo oncoematologico: solo da una fattiva interazione tra tutte le aree specialistiche coinvolte, si può arrivare a garantire la migliore cura ai pazienti. Grazie allʼintervento della dottoressa Barbara Loteta del Centro Trapianti di Midollo Osseo del GOM di Reggio Calabria, la notizia dellʼaccreditamento dello stesso centro come unica struttura in Calabria per lʼapplicazione di una nuova e rivoluzionaria terapia che, come ha affermato la stessa relatrice, “permetterà ai medici di salvare vite che altrimenti non avrebbero alcuna prospettiva per il futuro”. La passione con cui sono stati trattati gli argomenti da parte degli esperti intervenuti, infonde in tutti una grande fiducia su ciò che di buono si può fare in ambito oncoematologico, per dare sempre più speranza a chi si trova a combattere la dura lotta contro la malattia. Infine, così comʼè nella natura stessa dellʼassociazione Linfovita, è stato dato spazio ai pazienti nella persona di Olimpia Buccinnà, componente del direttivo che ha parlato di come la malattia porti a dei radicali cambiamenti in chi la vive e di come sia possibile trasformare quella che sicuramente è unʼesperienza negativa,in unʼopportunità per mettersi in gioco e fare emergere potenzialità nascoste.
Inoltre, forte è lʼesigenza da parte dei pazienti di comunicare con i medici e avere da loro tutte le informazioni necessarie per affrontare, con maggiore consapevolezza e fiducia, la malattia. Come ha affermato Mimmo Plutino, vicepresidente dellʼassociazione, “Linfovita ha permesso ai pazienti di
trasformare la malattia in una risorsa: stare insieme,prendere parte alla realizzazione di progetti,condividere le proprie esperienze di vita,ha dimostrato a tutti noi che insieme si può”. Una profonda riconoscenza e gratitudine va a tutti i volontari dellʼassociazione che, quotidianamente, contribuiscono a rendere più accogliente lʼambiente ospedaliero, con lʼinvito a fare questa esperienza a tutti coloro volessero mettersi al servizio degli altri.

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