Roma. Forze di Polizia in piazza: non abbiamo risorse e tutele, ora basta

(DIRE) Roma, 21 Ott. – L’hanno chiamata la “Primavera delle forze di Polizia”. “Aggredirci è normale, sputarci non è grave, la legge non ci tutela, i criminali se la ridono, mancano le dotazioni. Siamo stanchi”. Questi gli slogan della manifestazione ‘Servitori, non servi’, convocata per domani alle 11, in piazza Montecitorio. A chiamare a raccolta poliziotti, carabinieri, finanzieri, penitenziari, vigili del fuoco e semplici cittadini e’ stato Andrea Cecchini, presidente nazionale di Italia Celere, con l’appoggio immediato della Fsp – Federazione sindacale di Polizia, comprendente Es – Equilibrio Sicurezza, Uil-Pa Vigili del Fuoco e il Comitato dei funzionari della Polizia di Stato, che intendono “far sì che la politica nel suo complesso comprenda lo stato di malessere di tutti noi”. “Per troppo tempo abbiamo sopportato in silenzio che le aggressioni nei nostri confronti diventassero sempre più frequenti, fino a diventare ormai quotidiane, senza che vi fosse da parte delle istituzioni una risposta pronta, concreta ed efficace: adesso basta, siamo stanchi”, dichiara in una nota Vincenzo Chianese, del Comitato dei funzionari di Polizia. Chianese spiega: “Ogni giorno i nostri colleghi nelle strade vengono sbeffeggiati dai criminali che hanno arrestato il giorno prima anche mandando qualcuno di noi in ospedale, e la stessa cosa accade nelle carceri, dove i veri prigionieri sono ormai i colleghi penitenziari, obbligati a stare al loro posto mentre i detenuti vagano liberi per l’istituto. La nostra dignità di professionisti della sicurezza- prosegue- non può continuare a essere calpestata senza che arrivi dallo Stato che serviamo una risposta tempestiva e adeguata: la legge deve tutelare chi la serve non meno di quanto salvaguardi chi la viola, che deve subire conseguenze immediate, tangibili e ineluttabili, altrimenti la credibilità dello Stato scompare irrimediabilmente”.

Troppi, secondo sindacati e comitati, “i danni disastrosi prodotti negli anni dai tagli lineari alle spese per la sicurezza”. Lamentano scarsità di risorse, di sicurezza e tutele, non hanno digerito la tardiva convocazione del premier Conte, delle organizzazioni sindacali, come stabilito dalla legge, prima della deliberazione del disegno di legge di Bilancio. L’incontro avverrà Mercoledì 23 Ottobre, ma ormai il danno sembra fatto. Sullo sfondo della manifestazione di domani poi restano appese le annose questioni degli adeguamenti contrattuali e di carriera, e soprattutto della previdenza complementare. Temi che i rappresentanti delle Forze dell’ordine intendono affrontare con urgenza, portandoli all’attenzione non solo del presidente del Consiglio, ma anche dell’opinione pubblica che spesso ignora le condizioni di lavoro o il dedalo di vincoli e burocrazia in cui è costretto a lavorare chi indossa una divisa e rischia la vita per la difesa del cittadino. (Ago/ Dire) 17:40 21-10-19

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