Sudafrica: donna 21enne uccisa dai leoni dopo essere entrata nel recinto della riserva di caccia

La 21enne è morta dopo essere stata attaccata dai leoni durante la sua giornata lavorativa. La polizia sta ora indagando sulla morte nella riserva di caccia di Limpopo

Una giovane donna che lavora in una riserva di caccia è stata uccisa dai leoni. S. v. W., 21 anni, stava eseguendo i suoi compiti quotidiani nel recinto quando è stata attaccata dai felini. E’ stata trovata morente vicino al cancello con ferite devastanti dopo essere fuggita dalla gabbia e aver avvisato il personale urlando. Era coperta di sangue con un morso profondo e ferite da artiglio. I paramedici si precipitarono sulla scena ma, nonostante i loro sforzi, è stata dichiarata morta sulla scena. Il tutto è accaduto lo scorso giovedì. La polizia sta indagando sulla riserva di caccia di Bela-Bela a Limpopo, in Sudafrica. È stata inoltre aperta un’inchiesta. Il portavoce della polizia sudafricana, il colonnello Moatshe Ngoepe, ha dichiarato: “Le nostre indagini iniziali mostrano che stava svolgendo le sue funzioni quando è stata attaccata da un numero sconosciuto di leoni. “Le circostanze che hanno portato a questo tragico incidente sono ancora sconosciute in questa fase”. La polizia non ha potuto dire se i leoni coinvolti sarano soppressi. La riserva è ora chiusa al pubblico. Non è la prima volta che capitano episodi simili: nell’agosto dello scorso anno, ad esempio, L. v. B., di 70 anni, proprietario di una riserva, noto anche come “The Lion Man”, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  è stato ucciso dopo essere entrato nel suo recinto dei leoni per cercare di riparare una recinzione rotta. I tre leoni che lo hanno attaccato – Rambo, Nakita e Katryn – sono stati soppressi in seguito alla Mahala View Lion Game Lodge a Hammanskraal, a nord di Pretoria, in Sudafrica. Da tempo gli zoo e le riserve naturali avvertono i dipendenti e visitatori dei rischi, poiché gli animali ospitati, anche in cattività, rimangono comunque specie selvatiche e non abituate all’interazione ravvicinata con l’uomo. Un consiglio, tuttavia, spesso ignorato, considerati i numerosi incidenti verificatesi nel corso dell’ultimo biennio.

 

c.s. –  Giovanni D’Agata

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