Scuola. Ministero: nessun record di supplenze, numeri in linea con scorsi anni

Circa 66mila i posti ancora da assegnare, già fatte 110mila assegnazioni

(DIRE) Roma, 17 Set. – Nessun boom di supplenze per l’anno scolastico 2020-2021, i dati sono in linea con quelli di un anno fa. A dirlo, in una nota inviata alla stampa, e’ il ministero dell’Istruzione, che ha specificato alcuni numeri sull’organico mancante. I posti a tempo determinato, secondo la ricognizione effettuata oggi dal ministero, sono, quest’anno, poco piu’ di 130 mila. “Per coprirli, ad oggi, sono gia’ state fatte oltre 110 mila assegnazioni, grazie al lavoro degli ambiti territoriali e delle istituzioni scolastiche, concentrate soprattutto nelle Regioni che sono gia’ ripartite”, scrive il Mi. Nel dettaglio, i posti rimasti attualmente disponibili dopo la fase delle assunzioni a tempo indeterminato, sono 66.654. “Si tratta di posti che erano preventivati, a fronte del progressivo esaurimento delle graduatorie dei precedenti concorsi e di quelle ad esaurimento, e che sono destinati ad essere coperti dalle procedure concorsuali che sono state gia’ bandite, nonostante il periodo di emergenza da Covid-19. I posti messi a bando con i concorsi sono 78 mila. Le prove partiranno nel mese di ottobre”, chiarisce il ministero. I 66.654 posti sono supplenze vere e proprie: mancando il docente titolare, viene sostituito con un supplente. Con contratti a tempo determinato vanno poi coperti anche i 14.142 posti di organico cosiddetto di fatto, che sono attivati in piu’, ogni anno, in risposta alle esigenze dei territori (ad esempio per lo sdoppiamento di classi necessario quando, per svariati motivi, aumentano gli alunni). Ci sono poi 51.351 deroghe sul sostegno. Si tratta anche qui di posti in piu’ dati ogni anno (in deroga, appunto) per venire incontro alle esigenze delle studentesse e degli studenti con disabilita’. In aggiunta, “quest’anno c’e’ l’organico per l’emergenza, che e’ da considerare a parte in quanto straordinario e legato ad un periodo eccezionale. Si tratta di posti aggiuntivi, sempre a tempo determinato, mai attivati in passato che fanno registrare un aumento dell’organico disponibile per le scuole e delle opportunita’ lavorative per i docenti”, conclude il ministero. (Adi/Dire) 11:50 17-09-20

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