Salute. A ospedale Cosenza nuovo farmaco per trattamento mieloma

Gentile: “Speranza per pazienti, si aprono nuovi scenari”

(DIRE) Reggio Calabria , 12 Mar. – “Nella nostra Regione ogni anno si ammalano di mieloma multiplo 150 persone. Di queste, la grande maggioranza va incontro a recidiva della malattia e, per una percentuale non trascurabile, il farmaco e’ piu’ di una speranza. Nel nostro centro di ematologia vengono seguiti prevalentemente in regime di day-hospital 100 pazienti all’anno con i regimi terapeutici piu’ avanzati. Ovviamente i nuovi farmaci vengono considerati appena possibile, grazie anche al cosidetto Eap (Expanded access program) che viene messo a disposizione dalle aziende farmaceutiche, prima dell’immissione in commercio. Cio’ consente di familiarizzare con il nuovo farmaco e di essere in grado di somministrarlo con le modalita’ ottimali una volta pienamente disponibile”. Cosi’ in una nota Massimo Gentile, direttore dell’Uoc di Ematologia dell’ospedale Annunziata di Cosenza. Il nosocomio calabrese e’ tra i 49 a cui verra’ fornito gratuitamente dall’azienda produttrice il belantamab mafodotin che “ha dimostrato – si legge – negli studi clinici di saper tenere a bada il mieloma e di aumentare la sopravvivenza in pazienti pluritrattati, per i quali non esistono ad oggi ulteriori possibilita’ terapeutiche”. Il trattamento con belantamab mafodotin, che prevede un’infusione endovenosa ogni 3 settimane, nello studio clinico DREAMM-2 ha ottenuto un tasso di risposta globale del 32%. Oltre la meta’ dei pazienti (58%) ha raggiunto un’ottima risposta parziale o superiore, in alcuni casi totalmente completa, e la sopravvivenza globale mediana e’ stata di circa 14 mesi, quasi triplicata rispetto ai risultati che oggi si raggiungono in pratica clinica nello stesso tipo di trattamento. Numeri importanti, dunque, che aprono nuovi scenari nella lunga partita a scacchi con il mieloma multiplo. “Belantamab – aggiunge Gentile – ci consente oggi di offrire una nuova speranza ai pazienti con mieloma, quella di guardare a domani e vedere la possibilita’ di trascorrere piu’ tempo con i loro cari. La lotta contro il cancro e’ fatta di piccoli passi quotidiani, a volte di improvvise accelerazioni o di strategie e approcci diversi. In questo caso abbiamo scoperto dove il mieloma e’ piu’ vulnerabile ed abbiamo aperto un altro fronte. Per ora possiamo curare una piccola parte dei malati ma credo che gli sviluppi futuri, anche di questo farmaco, apriranno nuovi scenari, certamente positivi”. (Com/Red/Dire) 11:22 12-03-21

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