Intimidazione Cetraro, Cannizzaro telefona a D’Ambrosio: “Non si scoraggi, abbiamo bisogno di Uomini di Stato come Lei!”

La formale solidarietà affidata soltanto ad una convenzionale nota stampa in questo caso non mi è sembrata adatta. E per la gravità del fatto e per l’importanza del ruolo ricoperto dalla persona interessata. Mi riferisco al Comandante dei Carabinieri di Cetraro, vittima di un vile e grave atto intimidatorio personale subito nel weekend. Pertanto ho ritenuto doveroso a livello istituzionale e gentile dal punto di vista umano, far sentire concretamente la mia vicinanza al Maresciallo Orlando D’Ambrosio, che ho avuto quindi il piacere di conoscere intanto telefonicamente. Una chiamata cordiale, che certamente lo ha sorpreso, riuscendo ad infondergli – se mai ce ne fosse stato bisogno – ulteriore forza e coraggio.

L’intimidazione subita, per modalità e veemenza, lascerebbe scosso chiunque. Ciononostante, il Comandante D’Ambrosio al telefono mi ha ribadito che lui ed i suoi uomini non hanno la benché minima intenzione di demordere dinnanzi a tentativi del genere di infondere terrore, non solo nei confronti di chi contrasta il crimine ma anche della Comunità. Anzi, direi che Cetraro e la Calabria tutta hanno invece ben risposto con segnali di solidarietà pervenuti da ogni angolo della Regione e non solo. La cosa ha rincuorato l’Uomo dello Stato, che nel corso della telefonata mi ha confessato di essere “davvero innamorato della Calabria, terra difficile ma straordinaria”. Impossibile dargli torto, per entrambi gli aggettivi.

La Calabria ha bisogno dei suoi Uomini e delle sue Donne migliori per estirpare la cosiddetta mala pianta. Cetraro adesso più che mai sa di averne uno in casa.

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