Islanda: vulcano erutta dopo 900 anni di inattività

17:26 – Nella serata di ieri, Venerdì 19 Marzo 2021, intorno alle 20:45 GMT, una fessura nel terreno a Geldingadalur, vicino al monte Fagradalsfjall sulla penisola di Reykjanes, nell’Islanda sudoccidentale, in una zona perlopiù disabitata, ha iniziato ad eruttare flussi di lava rossa con dimensioni inferiori a 1 chilometro quadrato. “Il sito dell’eruzione si trova in una valle, a circa 4,7 km nell’entroterra dalla costa meridionale della penisola“, scrive AL-JAZEERA, inoltre “C’è poca attività eruttiva nella zona“. Tale attività vulcanica ha costretto le autorità locali a chiudere la strada principale della regione che collega la capitale all’aeroporto di Keflavik per gran parte della notte. “Il sistema Krysuvik è rimasto inattivo negli ultimi 900 anni, secondo l’IMO, mentre l’ultima eruzione nella penisola di Reykjanes risale a quasi 800 anni fa, al 1240. Ma la regione è stata sottoposta a maggiore sorveglianza per diverse settimane dopo che un terremoto di magnitudo 5,7 è stato registrato il 24 febbraio vicino al Monte Keilir, alla periferia di Reykjavik. Quel terremoto è stato seguito da un numero insolito di scosse minori: più di 50.000, il numero più alto dall’inizio delle registrazioni digitali nel 1991. L’attività sismica si è spostata di diversi chilometri a sud-ovest dal sisma, concentrandosi intorno al monte Fagradalsfjall, dove negli ultimi giorni è stato rilevato magma ad appena un chilometro sotto la superficie terrestre. ” La Dorsale Medio Atlantica, dove sorge l’Islanda, separa le placche tettoniche eurasiatica e nordamericana ed è responsabile dell’attività vulcanica della zona. La Icelandic Meteorological Office (IMO) ha pubblicato sulla propria pagina Twitter il video dell’eruzione, commentando con tali parole: “Un nuovo video dell’eruzione nella valle di Geldingardalur nella penisola di Reykjanes. Preso dall’elicottero della Guardia Costiera”. (cit. AL-JAZEERA)

SM

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About the Author: Silvana Marrapodi