Una compagnia aerea tedesca ha reagito alle linee guida applicabili sul coronavirus con metodi duri e ha costretto una famiglia a scendere da un volo di linea in partenza per gli Stati Uniti perché il figlio di 2 anni non voleva indossare la mascherina. Dal momento che il bambino ha rifiutato di indossare la mascherina, anche dopo aver parlato con il capitano di volo, il pilota ha finalmente deciso di non portare la famiglia con sé a Dallas. “Poi un uomo in uniforme ci ha scortato fuori dall’aereo”, dice il padre del ragazzo, al quotidiano tedesco “Bild”. “Sono rimasto scioccato, come colpito da un proiettile”. Un portavoce della compagnia che ha confermato anche l’incidente, avvenuto il 15 settembre all’aeroporto Rhein-Main di Francoforte, ha dichiarato che “la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri clienti è la nostra massima priorità” per questo, spiega “ci sono politiche a più livelli, tra cui il mandato che tutti i passeggeri a bordo indossino una mascherina”. “Queste procedure non solo sono avvallate dalla guida della US American Transport Safety Authority (TSA),che stabiliscono che i passeggeri di età superiore ai due anni sono obbligati a indossare protezioni per la bocca e il naso per l’intera durata del viaggio, ma sono anche coerenti con tutte le principali compagnie aeree. Abbiamo anche rimborsato i loro biglietti e restituito le borse”. Dopo 36 ore, la famiglia arriva finalmente a Dallas. Tuttavia, il passeggero Jan H., che era seduto due file di fronte alla famiglia, descrive la situazione in modo diverso. Di conseguenza, i genitori avrebbero cercato con cura di mettere il paradenti del loro bambino. Il bambino di due anni si è difeso in lacrime. “Dal mio punto di vista, non c’era niente che i genitori potessero fare”, ha detto H. Dopo essere stati trasportati fuori, i Pandurevics di Dallas hanno dovuto riprenotare il loro volo e aspettare quattro ore in aeroporto prima di poter volare verso la città texana con United Airlines via Washington e Chicago. Tempo di percorrenza totale: 36 invece delle dodici ore previste. Suo figlio, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha dovuto indossare una maschera né sui voli United né sul volo di andata a luglio.
Comunicato Stampa – Sportello dei Diritti