Covid. Gimbe: segnali importanti rallentamento ma decessi in salita

(DIRE) Roma, 17 Gen. – Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Sulla situazione covid. “Si vedono segnali importanti di rallentamento dell’epidemia in Italia – ha affermato -. Alla domanda se siamo arrivati al picco, la risposta potrebbe essere ni. Il tasso di positività dei tamponi molecolari è sceso, mentre quello degli antigenici è stabile intorno al 15%. Questo è conseguenza del fatto che abbiamo situazioni differenziate da Regione a Regione, alcune potrebbero aver già raggiunto il picco. Ovviamente aspettiamo che questo rallentamento si consolidi, anche perché in tanti sono tornati al lavoro e a scuola da pochi giorni dopo le feste di Natale”. Sulla situazione degli ospedali. “In questo momento stiamo continuando a vedere che rispetto al numero dei casi, oltre 2 milioni di attualmente positivi, la situazione ospedaliera sembra essere sostanzialmente sotto controllo. Gli ingressi in terapia intensiva sembra stiano flettendo, i tassi di occupazione ospedaliera si mantengono stabili. La situazione come al solito è molto variabile da Regione a Regione. Purtroppo la curva dei decessi è in ripida salita e sarà l’ultima a scendere. Ci siamo un po’ assuefatti e se ne guarda meno, ma oltre 300 morti al giorno è un numero enorme. Oggi i decessi riguardano prevalentemente persone non vaccinate, l’efficacia del vaccino sulla malattia grave è assolutamente indiscutibile e di enorme in patto”. (DIRE) Roma, 17 gen. – Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Sulla situazione covid. “Si vedono segnali importanti di rallentamento dell’epidemia in Italia – ha affermato -. Alla domanda se siamo arrivati al picco, la risposta potrebbe essere ni. Il tasso di positività dei tamponi molecolari è sceso, mentre quello degli antigenici è stabile intorno al 15%. Questo è conseguenza del fatto che abbiamo situazioni differenziate da Regione a Regione, alcune potrebbero aver già raggiunto il picco. Ovviamente aspettiamo che questo rallentamento si consolidi, anche perché in tanti sono tornati al lavoro e a scuola da pochi giorni dopo le feste di Natale”. Sulla situazione degli ospedali. “In questo momento stiamo continuando a vedere che rispetto al numero dei casi, oltre 2 milioni di attualmente positivi, la situazione ospedaliera sembra essere sostanzialmente sotto controllo. Gli ingressi in terapia intensiva sembra stiano flettendo, i tassi di occupazione ospedaliera si mantengono stabili. La situazione come al solito è molto variabile da Regione a Regione. Purtroppo la curva dei decessi è in ripida salita e sarà l’ultima a scendere. Ci siamo un po’ assuefatti e se ne guarda meno, ma oltre 300 morti al giorno è un numero enorme. Oggi i decessi riguardano prevalentemente persone non vaccinate, l’efficacia del vaccino sulla malattia grave è assolutamente indiscutibile e di enorme in patto”.

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