Salute. Antibiotici, 70% italiani li utilizza. Ma quanto ne sanno?

(DIRE) Roma, 21 Mar. – Gli italiani fanno spesso ricorso alle terapie antibiotiche: un’indagine commissionata da Enterolactis (integratore alimentare di fermenti lattici vivi) ad AstraRicerche rivela che negli ultimi 3 anni il 69,7% degli intervistati ne ha fatto uso, specialmente le donne (75%). Tra chi si è sottoposto a una cura a base di antibiotici negli ultimi 3 anni la maggioranza, il 75,9%, vi ha fatto ricorso più volte: l’8,6% degli intervistati ha preso più di un antibiotico in 1 solo anno, il 39,5% ha preso l’antibiotico 1 volta all’anno, ma per più anni mentre ben il 27,9% ha preso più di 1 antibiotico all’anno e per più anni. Diverse sono le ragioni per cui si assumono: l’ascesso dentale è il motivo più diffuso (43%), troviamo poi le infezioni alle vie respiratorie (32,9%) e alle vie urinarie (25,5%), più diffuse tra le donne (31%).

Infine le infezioni gastro-intestinali (18,9%) che sono più comuni tra gli uomini (21%) e tra i giovani 18-34enni (25%). In ogni caso in media gli italiani hanno una buona conoscenza in materia, sanno a cosa servono gli antibiotici e quali siano i più importanti effetti collaterali: ad esempio l’86,8% sa che l’assunzione impropria espone al rischio di effetti indesiderati, l’83,9% riconosce che l’utilizzo di antibiotici può causare disturbi gastro-intestinali come diarrea, gonfiore e tensione addominale e l’83,7% conosce il fenomeno dell’antibiotico-resistenza causato da un’eccessiva assunzione. Infine il 61,5% è cosciente dello scopo degli antibiotici ovvero curare le malattie, non prevenirle.

Preoccupante invece la disinformazione nei più giovani tra i 18 e i 24 anni: ben il 47% ritiene che in caso di febbre, mal di gola o mal d’orecchio si debba utilizzare subito l’antibiotico e il 35% è convinto che gli antibiotici possano essere usati anche per prevenire le malattie. Soltanto il 40% degli intervistati sa che gli antibiotici sono efficaci solo sui batteri e non sui virus e, rispetto alla media (70% contro 83,9%), è anche minore la conoscenza dei disturbi gastro-intestinali che possono essere causati dalle terapie antibiotiche. (Red/ Dire) 06:05 21-03-22

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