Una tegola dietro l’altra: altro intervento della Prefettura. La Marcianò mette la maggioranza spalle al muro

foto di GNS

Il 31 Maggio 2022 scade l’ennesimo termine ( già posticipato) per questa sgangherata amministrazione e la Prefettura ritorna a sollecitare. Questa volta si tratta del PEF – Piano economico e finanziario- legato alla TARI, che nel dl Milleproroghe, convertito in legge 15/2022 del 25 febbraio 2022, aveva una scadenza al 30 aprile.

Tale termine è stato posticipato solo grazie al successivo DL “aiuti” ,n. 50/2022, del 17 maggio, ( specie per far fronte al nuovo metodo tariffario introdotto da ARERA).

Senza questo adempimento non si può approvare il bilancio previsionale perché il PEF è un documento fondamentale e propedeutico allo stesso. Si tratta di uno strumento attraverso il quale vengono determinate le tariffe che dovrebbero essere frutto di politiche coerenti e consapevoli.

Quindi dopo l’ennesima proroga sfumata , l’amministrazione comunale si fa trovare impreparata, come è sua abitudine . Si passa dunque dalla padella alla brace su ogni fronte. Altro sollecito, altra bacchettata, altra corsa contro il tempo e soprattutto contro il “vero” , che emerge inesorabile dalla lettura delle carte.

La Prefettura ormai sembra impegnata a sollecitare adempimenti, spesso tardivi al Palazzo Comunale. Dunque dopo una riunione di capigruppo ( che doveva riguardare la già drammatica situazione del rendiconto) ci informano che lunedì 30 maggio serve un’ulteriore commissione bilancio d’urgenza e poi martedì, con un altro triplo salto mortale, tutti pronti ad approvare l’ennesimo documento piovuto dal cielo e di cui nessun consigliere comunale ( neanche di maggioranza ) ha mai sentito parlare. L’elaborazione di un PEF non è un fatto automatico, che si può ottenere attraverso la pressione di un tasto, bensì un processo condiviso che deve coinvolgere la struttura tributaria e l’Amministrazione affinché venga attuata esattamente la politica tariffaria espressione di un approfondito ragionamento iniziale.

Una cosa è certa Impegno e Identità non si presterà mai e poi mai a questi magheggi dell’ultima ora perché legittimerebbe una deriva spaventosa e devastante per la Cittadinanza.

Durante tutte le commissioni per il bilancio, pretese legittimamente dalle opposizioni, ho fatto diverse domande e pensavo di aver sentito di tutto ed invece ignoravo che ci fosse anche di più… e di peggio. E sinceramente soffro molto per questo. Pertanto invito tutti i colleghi, da persone perbene quali sono, a fare un serissimo esame di coscienza.

Angela Marcianò

Consigliere Comunale del Comune di Reggio Calabria – Presidente di Impegno e identità

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