La Commissaria ai diritti umani Denisova, licenziata dal suo Governo: improbabili cifre su crimini sessuali

La commissaria per i diritti umani, Lyudmila Denisova è stata rimossa ieri dal suo incarico di commissario per i diritti umani. E’ il Parlamento Ucraino ad averla rimossa ma la Denisova promette battaglia legale.

Tra le motivazioni addotte, le più importanti riguarderebbero il lavoro svolto dalla commissaria sui presunti crimini di guerra di natura sessuale, fatti “Che non possono essere confermati con prove” a detta dello stesso Governo di Kiev.  Insomma probabilmente le cose riportate non rappresenterebbero esattamente la realtà fattuale.

I report su crimini di guerra fatti circolare sono stati improbabili ed approssimativi: stupri di massa di adolescenti, violenze sessuali su neonati, cifre non attinenti alla realtà ed infatti non hanno trovato conferma nelle indagini della procura generale di Kiev come riporta La Repubblica.

In aggiunta alle lamentele dei parlamentari ucraini che le hanno votato la sfiducia, si sono aggiunti, sempre ad opinione degli stessi deputati, gli scarsi risultati ottenuti dalla Denisova nella creazione di corridoi umanitari e nello scambio di prigionieri di guerra e di essere stata fisicamente lontana dalle zone di conflitto.

Nonostante sia stata mandata a casa con una votazione che ha coinvolto 234 parlamentari su 450 della Verkhovna Rada, la donna ha annunciato il ricorso sul suo profilo ufficiale Facebook con la frase: “La legge è uguale per tutti”.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.