Vaccino. Con pandemia sale fiducia italiani, CNR: per 9 su 10 strumento sicuro

(DIRE) Roma, 14 Giu. – Emergono messaggi incoraggianti dalla survey realizzata da The European House – Ambrosetti e dal Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del CNR in collaborazione con SWG sul livello di fiducia degli italiani nei confronti dei vaccini. Su un campione di 2.000 cittadini intervistati, il 92% ritiene che i vaccini sono uno strumento sanitario sicuro ed efficace per contrastare le malattie infettive e che per il 33% degli intervistati il livello di fiducia durante la pandemia è aumentato, soprattutto negli uomini, nelle regioni del Sud e tra la generazione Z. La survey, fa sapere una nota del CNR, è stata presentata nel corso di un evento realizzato da The European House – Ambrosetti con il contributo non condizionante di Pfizer a Roma.

Segnali positivi anche in vista della ripresa della campagna vaccinale anti-Covid nel prossimo autunno: il 77% si dichiara favorevole alla quarta dose della vaccinazione anti-Covid-19 il prossimo autunno e il 17% di chi non si è ancora vaccinato si mostra aperto a farlo. Incoraggianti anche i dati sulla vaccinazione antinfluenzale, con il 95% dei seggetti che si è vaccinato nell’ultima stagione che si dichiara favorevole a ripetere la somministrazione. E’ emerso anche come l’88% degli intervistati si senta informato sui vaccini, prediligendo come fonti informative il proprio medico di fiducia, il parere degli scienziati e i siti web istituzionali; i canali di informazione informali, quali amici e parenti e social media/forum/blog, restano le fonti più usate da chi è più scettico nei confronti delle vaccinazioni.

L’83% degli intervistati dichiara di conoscere persone che esitano o rifiutano di vaccinarsi: se il 26% esita o rifiuta di vaccinarsi per tutti i vaccini in generale, il 57% lo è solo in riferimento al vaccino anti-Covid-19. I freni alla vaccinazione percepiti sono essenzialmente il timore di rischi per la salute e le lacune informative (informazioni non corrette o mancanti). Anche tra i soggetti che hanno dichiarato di non ritenere i vaccini sicuri ed efficaci e i non vaccinati contro il Covid-19, il timore legato alla sicurezza si conferma la motivazione principale per la non vaccinazione, seguita dai dubbi relativi alle sperimentazioni. Tra gli strumenti che, a detta degli stessi cittadini, possono contribuire ad aumentare il livello di fiducia nei confronti dei programmi di vaccinazione, figurano un maggior dialogo con il proprio medico o farmacista di fiducia, una maggiore trasparenza delle istituzioni che si occupano di salute e campagne di informazione più frequenti da parte delle Istituzioni sanitarie; maggior dialogo e miglior informazione sono giudicati gli strumenti più efficaci anche per far cambiare idea alle persone che esitano o rifiutano di vaccinarsi. Anche l’aumento del punti di somministrazione delle vaccinazioni consente di avvicinare maggiormente i cittadini alla prevenzione vaccinale: soprattutto le farmacie ma anche i luoghi di studio e di lavoro, sono quelli maggiormente apprezzati; anche tra chi è meno favorevole ai vaccini o non si è vaccinato contro il Covid-19, la farmacia è un luogo ritenuto appropriato per la somministrazione dei vaccini.

“Il 55% degli intervistati apre anche agli incentivi economici, in primis check-up ed esami medici gratuiti e i bonus per palestre e centri sportivi, strumenti che oltre a incrementare il livello di fiducia dei cittadini hanno anche un ruolo di attivazione dell’attività economica”, afferma Andrea Grignolio, responsabile del Vaccine Hesitancy Forum del Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del CNR. “Si tratta di strumenti propositivi volti ad ottenere una maggiore adesione vaccinale che potrebbero affiancarsi a quelli già in uso come i disincentivi e le penalizzazioni e che allineerebbero le politiche vaccinali italiane a quelle promosse da molti altri Paesi”. In sintesi, il quadro che emerge dall’indagine suggerisce che la fiducia degli italiani verso le vaccinazioni è migliorata dopo la pandemia da Covid-19. Tuttavia, anche tra i vaccinati, emergono alcuni elementi di perplessità che è necessario affrontare in modo puntuale e mirato. Sono anche emersi chiaramente alcuni ambiti di intervento importanti per rispondere alle richieste dei ciitadini: dalle modalità organizzative dei servizi di vaccinazione e contenuti e canali di comunicazione specifici a strumenti di incentivazione e di engagement che sono leve fondamentali per aumentare la fiducia verso le attività di prevenzione vaccinale.

Nel corso dell’evento sono intervenuti anche Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR, Rossana Boldi vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera dei deputati, Cinzia Caporale, coordinatore del Centro Interdipartimentale e della Commissione per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del CNR, Antonio Gaudioso, capo della Segreteria tecnica del ministero della Salute, Andrea Mandelli vicepresidente della Camera dei deputati e presidente della FOFI, Annalisa Mandorino, segretario generale di Cittadinanzattiva, Paolo Siani, vicepresidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza e Carlo Signorelli, presidente del NITAG. (Com/Mgn/ Dire) 15:42 14-06-22

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