Reggio Calabria, 9 Ottobre 2012-9 Ottobre 2022, dieci anni di castigo

Sono trascorsi dieci anni da quando il Governo dichiarò sciolto il Consiglio Comunale di Reggio Calabria e decaduta la Giunta che lo presiedeva adducendo la motivazione di “contiguità mafiosa”.

Nessun Amministratore arrestato, nessun avviso di garanzia, tutte le ipotesi ed i teoremi avanzati laddove hanno raggiunto le aule giudiziarie sono state rigettate, i personaggi interessati dal preteso rapporto di contiguità con gli esponenti della Giunta hanno visto le loro posizioni stralciate dai procedimenti in cui li si voleva fare rientrare.

Sono in molti a non aver capito in città il vero motivo per cui il Governo si determinò nel senso sopraindicato ed alla luce di quanto accaduto la pretesa “contiguità mafiosa” appare più un pretesto, un termine coniato per l’occasione che voleva dir tutto e non voleva, ed anzi non ha detto nulla!!!

Poi una sera davanti alla televisione seguendo una normale puntata di “Porta a Porta” con ospite l’allora Presidente del Consiglio Renzi, in occasione della vicenda Roma Capitale, si scoprì che l’Amministrazione della Capitale non sarebbe stata sciolta, nonostante il grave coinvolgimento di Amministratori in quell’inchiesta, perché scioglierla sarebbe stata una precisa scelta politica.

Oggi possiamo con animo sereno fare una considerazione e cioè che la nostra città si ritrova nello stato che tutti subiamo solo perché un Governo “nemico” ha, con una precisa scelta politica, deciso di affossarla.

Reggio è stata commissariata per diciotto mesi, caratterizzati da inattività amministrativa, sono state prese decisioni economiche molto discutibili adducendo motivazioni non veritiere che hanno spinto i cittadini ad odiare l’Amministrazione comunale decaduta e quelle precedenti cui veniva imputato un disastro economico mai certificato dagli organi competenti e soprattutto sono state create le condizioni politiche necessarie per far vincere le successive elezioni alla controparte politica.

L’ Amministrazione ancora oggi in carica è responsabile del tracollo della nostra Reggio non solo dal punto di vista fisico, con strade impercorribili, spazzatura in ogni dove, assenza totale di servizi al pubblico ed alla persona, disorganizzazione ad ogni livello culturale, ludico-sportivo, sanitario e turistico e tale affermazione è purtroppo avvalorata dal fatto che la città occupa gli ultimi posti in tutte le classifiche di gradimento e di vivibilità ed inoltre i cittadini hanno ormai perso il senso civico, etico e morale vuoi per le condizioni in cui sono costretti a vivere vuoi per i pessimi esempi forniti dai soggetti chiamati ad amministrare.

E’ ormai da un po’ di tempo che la città è amministrata da personaggi “singolari” alcuni con condanne in primo grado ed altri che sono stati definiti dagli organi inquirenti, nella vicenda dei “Brogli elettorali”.

Nessuno dei soggetti interessati da queste vicende ha pensato di rimettere il mandato quantomeno per non compromettere la dignità della carica pubblica ricoperta, certo esiste la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva, tuttavia l’etica in generale ed il codice etico sottoscritto a suo tempo avrebbero consigliato altre condotte.

Lascia interdetti la solerzia con cui un Amministrazione dieci anni fa è stata “mandata a casa” a fronte di…. nulla ed oggi invece ancora nessuna Autorità ritiene di intervenire per ristabilire l’ordine, il buon senso e la Democrazia.

Di fronte ad una situazione che è di tutta evidenza grave e pregiudizievole per tutta la città di Reggio, il circolo di Fratelli d’Italia “Antonio e Ciccio Franco”, anche per onorare i Nomi che ricorda, si impegna da oggi ad avere come obiettivo la ricerca delle soluzioni che ridiano dignità a Reggio, ormai distrutta, attraverso l’intervento del Partito, dai quadri locali a quelli Nazionali, soluzioni che portino alla rinascita della città.

comunicato stampa  – circolo FdI “Antonio e Ciccio Franco” Il Presidente Saverio Laganà

 

 

 

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