L’agenzia di stampa Irna, ha riportato sul suo sito le parole del portavoce della magistratura iraniana Massoud Setayeshi: “Alcuni studenti sono stati rilasciati mentre altri, che erano attivi nelle rivolte e che soprattutto hanno legami con gruppi criminali, saranno messi a processo per avere agito contro il Paese”.
Una dichiarazione rilasciata per via delle proteste, che albergano in Iran da un mese e mezzo, in nome di Masha Amini, la ragazza arrestata e picchiata dalla polizia morale solo perché portava l’hijab in modo scorretto, morta dopo tre giorni per le ferite riportate.
In Iran sono stati avviati in questi giorni dei processi contro alcuni manifestanti a Teheran, la capitale, Alborz, Isfahan e nel Kurdestan, provincia di cui Mahsa Amini era originaria.
In tutto sarebbero 12.000 i rivoluzionari arrestati, secondo i dati di Hrana, una agenzia degli attivisti dei diritti umani iraniani (fonte: Ansa.it).
AO
