Obbligo di pagamento con POS solo oltre i 60 €: il Governo costretto a rivedere la norma ma così si favorisce l’evasione e si limita la libertà dei consumatori

Sulla scelta di innalzare l’obbligo dei pagamenti con POS solo per acquisti oltre i 60 euro, il Governo è stato costretto ad una parziale marcia indietro a fronte del richiamo al rispetto di vincoli europei.

Difatti, secondo gli esperti della Task Force Recovery della Commissione europea la norma contenuta nella manovra di Bilancio 2023 sarebbe in contrasto con gli impegni assunti dall’Italia nell’ambito del PNRR rispetto alla coerenza dei vincoli di contrasto all’evasione.

Non rilievi da nulla ma il richiamo ai fondamentali delle coordinate lungo cui dovrebbe muoversi una convinta e tenace battaglia contro ogni forma di evasione fiscale.

Esercenti, attività d’impresa e professionali sono oggi tenuti ad accettare i pagamenti a mezzo POS pena la sanzione amministrativa introdotta lo scorso 30 giugno, di 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore del pagamento elettronico rifiutato. Una misura comunque giudicata da Federconsumatori insufficiente considerata l’esiguità dell’importo della sanzione.

Mimma Iannello Presidente Federconsumatori Calabria APS:

<<Alla luce dei richiami della Commissione europea e dell’insoddisfazione diffusa della rappresentanza consumeristica, auspichiamo che il Governo receda da una misura che non fa gli interessi dei consumatori. Semmai, aumenta il rischio di evasione fiscale così come sarà per la nuova norma che innalza il tetto dell’uso del contante fino a 5.000 euro che incoraggia il riciclaggio di capitali illeciti. Non sono queste le priorità degli italiani, ancor più in uno scenario di evasione fiscale e contributiva di circa 110 miliardi annui che sottraggono al Paese entrate preziose da redistribuire per rafforzare i servizi collettivi essenziali e gli investimenti.

La via dell’allentamento della tracciabilità del contante fanno compiere al nostro Paese gravi passi indietro sulla sua credibilità fiscale e disincentivano anche all’utilizzo della moneta elettronica, tanto più in prossimità degli acquisti natalizi, dove la sommatoria anche di piccoli acquisti, costringerebbe i consumatori a portare con se somme cospicue di contante.

E’ chiaro che, nel caso il Governo dovesse persistere su questa via Federconsumatori inviterà esercenti e professionisti al buon senso ovvero, a consentire ai cittadini di pagare con la modalità a loro più comoda. Inoltre, inviterà i consumatori a non fare acquisti, o di non fruire di prestazioni, negli esercizi che limiteranno la loro libertà di pagare con carte di credito, prepagate, bancomat e qualsiasi altra forma di pagamento digitale.>>

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