
Biesse celebra la Giornata internazionale della Donna nel ricordo di Lea Garofalo “Una Fimmina Calabrese” così Lea Garofalo sfidò la ‘Ndrangheta di Paolo De Chiara. Lunedì 6 Marzo ore 10.00 istituto comprensivo Radice Alighieri Catona. Saluti della Dirigente scolastica Avv. Simona Sapone, introduce Bruna Siviglia Presidente Nazionale e Fondatrice Biesse Associazione culturale bene sociale, intervengono Marisa Garofalo sorella di Lea Garofalo e Paolo De Chiara giornalista e autore del libro.. Per non Dimenticare.
Questa è la storia di Lea Garofalo, la donna-coraggio che si è ribellata alla ‘Ndrangheta, che ha tagliato i ponti con la criminalità organizzata. Nata in una famiglia mafiosa, ha visto morire suo padre, suo fratello, i suoi cugini, i suoi parenti, i suoi amici, i suoi conoscenti. Un vero e proprio sterminio compiuto da uomini senza cuore, attaccati al potere e illusi dal falso rispetto della prepotenza criminale.

La sua colpa? Voler cambiare vita, insieme a Denise. Per la figlia si è messa contro il convivente, i parenti, il fratello Floriano. In questo Paese «senza memoria» lo Stato dovrebbe vergognarsi per come ha trattato e continua a trattare questi cittadini onesti, che hanno semplicemente fatto il proprio dovere. Gli esempi non possono essere accatastati. Devono poter sbocciare come candide rose, per inebriare le nostre menti delle loro passioni, della loro forza e del loro immenso coraggio. Senza dimenticare i familiari delle vittime, nemmeno loro possono essere lasciati soli.
Le mafie, sino a oggi, hanno ucciso più di 150 donne. Solo grazie alle fimmine è possibile immaginare un futuro diverso per questo Paese, un futuro senza il puzzo opprimente di queste organizzazioni criminali, che possono tutto per la loro immensa potenza economica e militare. Per i loro legami secolari con la politica e le Istituzioni. Con Lea e con Denise non hanno potuto nulla.