Tra volti e sguardi, il pittore Alessandro Allegra si racconta

La vita artistica di Alessandro Allegra nasce a scuola, quando iniziò a disegnare sui banchi i suoi primi passi verso l’Arte. Dopo una laurea in Architettura decise di dedicarsi totalmente all’arte prendendo la specializzazione presso l’Accademia di Belle Arti e iscrivendosi anche da esterno al Liceo Artistico. Grazie a questa particolare, travagliata ed egregia formazione, Allegra ha imparato ad osservare la figura umana, lo sguardo, i pregi e i difetti del volto, le rughe e tutti i dettagli che attirano l’occhio dell’artista.

Nelle sue opere emerge la profonda meditazione che l’artista compie prima della realizzazione della stessa. Spesso gli amici passanti per il suo atelier, lo trovano seduto su una sedia a studiare una tela vuota. “Il colore è sacro“, afferma Allegra, “non puoi abusarne“. Dunque le opere vanno meditate, studiate anche a lungo, e spesso trascorre molto tempo prima che la tela riveli la sua opera d’Arte.

Grandi fonti d’ispirazione sono le persone conosciute dal vivo, ma anche in televisione e sui social. “Mi presti la tua faccia?“, chiede Alessandro ai nuovi probabili modelli che lo ispirano. “Non posso darti nulla, tranne l’immortalità!“. Ed è così che in numerosi si sono prestati a posare per le opere di Alessandro Allegra.

Oggi Allegra si è dedicato all’insegnamento in un’Accademia di Belle Arti a Milano. Tale evento ha spronato l’artista a stimolare i suoi allievi a sperimentare, a non aver paura di provare nuove strade, anche se poi si rivelano disastrose, ma restano un ottimo punto di partenza per crescere e studiare nuovi modi di fare Arte. Anch’egli sperimenta continuamente nuove tecniche con nuovi colori e nuovi materiali, compresi vino e amaro, “L’importante è che macchi!” conferma il pittore.

Silvana Marrapodi

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