L’amore per Stilo in “Gebbia” di Federica Serecana Passaro

Federica Passaro nasce a Stilo, ma si trasferisce a Reggio Calabria per compiere gli studi universitari. Si laurea all’Accademia di Belle Arti in Decorazione e decide di restare a Reggio Calabria, dove attualmente vive e opera. Durante gli studi accademici ha spaziato su diversi stili e tecniche artistiche, ad oggi si è specializzata sull’incisione su compensato, materiale ligneo particolarmente difficile da lavorare, a cui unisce ai tratti tipicamente artistici, le linee grafiche apprese nel percorso di studi. “Serecana” nasce come alter ego di se stessa, “sua fonte di ispirazione, sua anima”, afferma l’artista; attraverso di lei, Federica Passaro riesce ad esprimersi, uscendo fuori dai canoni della realtà. Espone in molteplici mostre ed eventi culturali, ed attualmente si dedica all’esposizione presso fiere di rilevanza locale e nazionale, dove le sue opere sono particolarmente apprezzate e ammirate dai visitatori.

“Gebbia” di Serecana – Federica Passaro

Presso l’Atelier d’Arte Dedalo, sito in via Salvatore Quasimodo n. 5, nel Centro Storico di Reggio Calabria, ha esposto l’opera “Gebbia”, piccola incisione su compensato che ha richiesto una grande maestria artistica e tecnica per la realizzazione.

Particolarmente legata al suo paese natìo, Serecana ritrae attimi di vita vissuta, monumenti e luoghi d’interesse di Stilo, Comune della Città Metropolitana di Reggio Calabria, inserito come uno dei “Borghi più belli d’Italia”,  riconosciuto dai più per la sua iconica Cattolica Normanno-Bizantina. Federica Passaro, attraverso la sua arte vuole far conoscere una parte di bellezza storico/artistica del territorio, che spesso viene dimenticata.

L’opera esposta ritrae la “Fontana dei Delfini” di Stilo, conosciuta anche come “Gebbia”, da “gebiòn“, vasca di campagna sita fuori le mura della città, ove attualmente è posta. La Fontana è simbolo dell’influsso arabo, dovuto alle incursioni di tale popolo a Stilo, in particolare il gruppo scultoreo ritrae due delfini attorcigliati in stile arabo.

Con una tecnica particolarmente apprezzata dal pubblico, Serecana ha messo in evidenza un tratto caratteristico di Stilo, in cui le incursioni arabe del passato si intersecano con le tradizioni moderne, trasportando il Borgo in un’atmosfera di recente passato.

Ritratta su compensato come copia del gruppo scultoreo originale, i due Delfini non perdono di plasticità, mostrando le loro teste separate e i corpi intrecciati come unica struttura portante. La scelta cromatica fatta dall’artista, pone in evidenza il gruppo con tonalità scure, in forte contrasto con il colore naturale del legno. Tale scelta, ha permesso al gruppo scultoreo di vivere una vita propria, distaccandosi dall’originale statua di Stilo, diventando così opera unica, nuova, come reinterpretazione contemporanea dell’importante passato del Borgo.

Le opere di Serecana tendono a modificarsi nel tempo, nonostante le tante cure poste nella conservazione e nei trattamenti durante la lavorazione. Il legno è il materiale vivo per eccellenza, sebbene ormai l’albero sia stato abbattuto, esso continua la sua vita, modificandosi al variare delle stagioni. Le opere realizzate su tale materiale sono dunque vive, e mutano sotto gli occhi di chi le osserva, rendendole uniche e inimitabili, come diversi sono gli alberi di provenienza.

Si può dunque concludere che Federica Passaro, attraverso la sua alter ego Serecana, è riuscita a trovare un materiale attraverso il quale, con sapiente maestria e costante studio, ha potuto esprimere se stessa e il costante mutare del tempo. Una sola opera come simbolo di vita.

Silvana Marrapodi

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