Ecuador. Referendum: via libera alla “mano dura” contro le gang

(DIRE) Roma, 22 apr. – Militari di pattuglia in strada insieme con i poliziotti, estradizione dei narcotrafficanti, condanne più pesanti per reati come terrorismo o omicidio: sono le misure approvate in Ecuador in un referendum che si è tenuto ieri con la promessa di una maggiore sicurezza per i cittadini. La consultazione è stata promossa da Daniel Noboa, presidente 36enne, figlio di un imprenditore divenuto miliardario grazie al commercio delle banane.

Stando ad exit poll e primi risultati rilanciati dal quotidiano El Comercio, gli aventi diritto hanno approvato nove quesiti referendari su 11. Noboa aveva dichiarato lo stato di emergenza nel gennaio scorso, denunciando “un conflitto armato interno” e designando 22 gang di narcotrafficanti come gruppi terroristici. In Ecuador nel 2023 sono stati censiti circa 8mila omicidi, un numero molto più alto rispetto al passato. Sgomento aveva suscitato nel gennaio scorso l’irruzione di un commando di uomini armati negli studi di un’emittente televisiva nel corso di una diretta, nella città di Guayaquil.

Le immagini del blitz, con volti mascherati, fucili puntati sul presentatore e operatori della tv a terra e minacciati, erano state rilanciate anche in Europa. Sulla stampa dell’Ecuador la risposta di Noboa è stata raccontata anche come politica della “mano dura”. (Vig/Dire) 11:24 22-04-24

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