Peste suina. “Segnalate cinghiali morti, serve l’aiuto di tutti”

Vademecum Ausl Parma: negli allevamenti solo con le scarpe pulite

(DIRE) Bologna, 22 Apr. – Ci sono tre cose semplici da fare se ci si imbatte in una carcassa di cinghiale morto: telefonare al numero unico regionale (051-6092124), rilevare la propria posizione col Gps e scattare una foto dell’animale: “Tre azioni utili, perché consentono al servizio veterinario dell’Azienda Usl di Parma di intervenire tempestivamente a ritirare la carcassa e a bonificare l’area”. Il vademecum è dell’Ausl di Parma, al lavoro con uno specifico gruppo operativo per impedire il dilagare del contagio, che mette a rischio in particolare gli allevamenti di suini. Il virus, ricorda l’Ausl, è molto resistente, “persiste per diversi mesi nell’ambiente e nelle carcasse degli animali morti, nella carne non cotta o poco cotta”.

La peste suina africana “può diffondersi tra cinghiali e suini oltre che per contatto diretto e attraverso alimenti contaminati, anche tramite l’uomo, con le calzature, i vestiti, le attrezzature, le ruote dei mezzi di trasporto”. Per questo, “è importante non abbandonare nell’ambiente avanzi o rifiuti alimentari specialmente se contenenti carni di suino o cinghiale che possono essere veicolo di infezione”. Infine, “al rientro da una passeggiata, gita o escursione, prima di risalire in auto e rientrare a casa, occorre cambiarsi le scarpe e riporle in un sacchetto per poi pulirle con cura. Questi accorgimenti devono essere seguiti con ancora maggiore attenzione da chi per lavoro o altri motivi entra in allevamenti di suini”. (SEGUE) (Bil/ Dire) 13:01 22-04-24

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