Progetto “No.S.S.” contro le truffe agli anziani. Dott.ssa Milli: “Fondamentale è la comunicazione”

di Sonia Polimeni – Siamo stati ospiti della Questura di Reggio Calabria per intervistare la dott.ssa Maria Grazia Milli, Capo di Gabinetto, che ha ideato e messo in atto, assieme al Corpo della Polizia di Stato della nostra città, un progetto molto importante per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, reato sempre più incalzante nella nostra società.

Col “No.S.S.”, acronimo di “Non Siete Soli”, che è per l’appunto il nome dell’iniziativa, “l’obiettivo è sensibilizzare gli anziani attraverso la comunicazione, strumento fondamentale  – ha ribadito più volte la dott.ssa Milli – per ridurre il problema” ed i numeri hanno dato ragione alla Polizia di Stato.

foto di GNS

Infatti il Capo di Gabinetto ha dichiarato ai nostri microfoni: “Reggio Calabria ha avuto diversi fenomeni di truffa che posso, se può interessare il dato numerico, elencare in una quindicina. Parliamo del mese di Gennaio e del mese di Febbraio, tutti in qualche modo stroncati. Gli arresti che sono stati fatti sono stati sei, quelli denunciati sono stati individuati e arrestati anche fuori dalla provincia grazie all’aiuto della Polizia Stradale, con cui c’è una grande sinergia.

Per esempio, sull’autostrada, spesso nei pressi di Sala Consilina, la Stradale, è riuscita a bloccare tre o quattro di questi criminali, responsabili di queste truffe e anche se la truffa non è stata in alcuni casi poi consumata, noi abbiamo comunque fornito gli strumenti essenziali per capire quando questa sta avvenire, in modo tale da allertarci…”

Altro importante argomento trattato nella nostra interessantissima “chiacchierata”, è stata la violenza di genere, anche le donne non devono essere lasciate sole e il cambiamento è stato forte anche in questo contesto, “le donne adesso, sentendosi più tutelate che in passato, denunciano – ha dichiarato la dott. Milli – c’è stato un cambiamento di cui siamo contenti, c’è stato un cambiamento anche perché nell’ultimo anno gli ammonimenti del signor Questore sono stati oltre 59. Quindi voi sapete che l’ammonimento del questore è il primo passo dopo la denuncia. È chiaro che poi noi, dopo questo ammonimento, insieme agli altri organi di affidamento sociale, mettiamo in atto un protocollo che tende a proteggere la vittima.

Noi abbiamo avuto molte denunce. Il caso emblematico che ha fatto il giro d’Italia e che dunque dimostra come sia cambiato anche il modo di pensare della donna che avverte i figli su che cosa fare quando c’è una violenza dentro casa, è stato quello delle bambine del mutuo ascolto, che chiamando il 113 gridavano: “Aiuto, aiuto”, cosa che ha colpito molto; quindi, questo significa che le donne stanno comprendendo che c’è una possibilità di uscirne. Quindi significa che sono consapevoli ormai che la violenza sia una cosa sbagliata e da cui bisogna fuggire, quello che noi diciamo è denunciare sempre, cioè non abbiate timore perché comunque quello che noi possiamo fare, viene sicuramente fatto. Anche in questi casi, la Polizia di Stato vuole esserci sempre. –  Ha sottolineato la dott.ssa Milli .

Vuole creare fiducia nei confronti di queste persone, di queste donne che purtroppo sono spesso, come dire, vittime, senza domandarci troppi perché, perché poi è molto difficile anche giudicare le situazioni. Certamente, però c’è una possibilità di uscita se uno vuole, se uno è consapevole, io posso dire che penso che le donne siano acquisendo sempre più maggiore consapevolezza. E anche utilizzare figure femminili, in uniforme, nell’ascolto, in queste persone può fare molto…”

L’intervista completa può essere seguita sul nostro canale You Tube a seguente link (https://youtu.be/q7_ynxMLPPI?si=xo_xTQQYVEu_SIRB).  O sulle nostre pagine Facebook e “X” !

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