Sanità. Medico di famiglia, FIMMG: scompariremo se politica non interviene

Giornata Mondiale, la Federazione: grazie ai cittadini per la fiducia

(DIRE) Roma, 18 Mag. – “Grazie per la fiducia!” In occasione della Giornata Mondiale del Medico di Famiglia, che si festeggia il 19 maggio, la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale ringrazia tutti i cittadini per la fiducia confermata dal recente sondaggio Ipsos: il 70% degli italiani ha riferito un gradimento elevato per il proprio medico di famiglia (rispetto al 45% di gradimento rivolto al servizio sanitario nazionale) e il 77% ritiene il medico di famiglia il principale punto di riferimento per la sua salute. “Grazie ancora per la fiducia – commenta il Segretario Nazionale della FIMMG Silvestro Scotti -, è motivo di conforto per ciascuno di noi la conferma che i nostri pazienti riconoscono in noi il riferimento che da sempre rappresentiamo e vogliamo rappresentare. Il problema è che questa figura così centrale potrebbe nel breve tempo non esistere più per milioni di persone e infine scomparire se non si risolverà l’emergenza della carenza di medici di famiglia, che si sta progressivamente estendendo in tutto il Paese. Sono già previsti per i prossimi anni migliaia di medici di medicina generale in meno, a causa della errata programmazione degli anni passati, ma il fenomeno si aggraverà perché molti medici si dimettono per burn out dopo pochi anni dall’avvio della propria attività professionale e sempre meno laureati si avvicinano al mondo della medicina generale”.

Prosegue Scotti: “Per rendere attrattiva la professione, incrementare gli ingressi e scongiurare le dimissioni occorre che la politica cavalchi il consenso che ha dalla popolazione la medicina di famiglia, e affronti subito tutti i temi che da anni FIMMG rilancia come priorità su cui intervenire: favorire l’autonomia organizzativa della medicina generale attraverso il lavoro in team e il supporto del personale di studio, a partire da quello amministrativo e infermieristico; rendere la medicina generale disciplina del corso di laurea e corso di specializzazione; semplificare o dove possibile abolire tutti quei processi amministrativi che hanno affollato la nostra attività di burocrazia a discapito della cura delle persone; sbloccare i fondi già previsti e attivare le norme da ACN perché i medici di famiglia, aumentando la loro intensità assistenziale e la loro professionalizzazione attraverso la strumentazione diagnostica di primo livello, siano utili a semplificare gli iter diagnostico-terapeutici, migliorare i modelli di presa in carico e ridurre drasticamente le liste di attesa per le rispettive prestazioni. Senza urgenti interventi in questo senso – conclude Scotti – tra qualche anno la giornata mondiale del medico di famiglia si festeggerà per ricordare quello che avevamo e non abbiamo più”. (Com/Gas/ Dire) 13:04 18-05-24

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