Cosa ci racconterà ancora ?

renzidi Carlo Viscardi – Il 16 ottobre si avvicina. Cosa significa?
Saranno 15 milioni i proprietari di casa che il 16 ottobre dovranno versare l’acconto della Tasi che per una famiglia su due sarà più cara dell’Imu. Questo il calcolo fatto dalla Uil secondo cui il costo medio della Tasi nelle città campione è di 219 euro a fronte dei 223 euro pagati nel 2012. Sono 7.744 i Comuni che hanno rispettato i termini, tra cui tutti i capoluoghi di provincia, a eccezione di Crotone e di Enna. Pertanto, a ottobre oltre 15 milioni di persone saranno chiamate a versare l’acconto della Tasi sulla prima casa, cui si aggiungeranno anche, in molti comuni, gli inquilini che dovranno pagare con una quota che varia dal 10% al 30%.E’ vero che il costo della Tasi nelle Città campione è di 219 euro medi, a fronte dei 223 euro pagati con l’Imu nel 2012, ma la distribuzione della nuova tassa è meno equa: pagherà un po di più chi prima era esente o pagava cifre basse. Secondo i dati di Confesercenti Oggi cittadini e imprese pagano quasi il doppio di otto anni fa in tasse sulla casa.
un aumento del 78% dal 2005 al 2013, cioè da 28 a 52 miliardi di euro l’anno. Un salasso che tocca i cittadini e le imprese, perché le imposte sono più alte per gli immobili in categoria commerciale. E secondo Confesercenti una stangata da 8,5 miliardi di euro è in arrivo su imprese e negozi per effetto del combinato Imu-Tasi.Nel 2013 il prelievo sugli immobili di imprese, artigiani e commercianti è stato di 6,9 miliardi di euro, quest’anno potrebbe toccare gli 8,5 miliardi. Non stupisce, dice Confesercenti, che nei primi cinque mesi del 2014 abbiano chiuso 53mila esercizi. Hanno aperto 32mila nuove attività, con un saldo negativo di oltre 20mila esercizi.L’allarme fisco non finisce qui; secondo Confesercenti la pressione in generale è sempre più forte e negli ultimi tre anni il prelievo degli enti locali è salito di 20 miliardi di euro, quello centrale è aumentato di 14 miliardi.
Con questi dati e prospettive, per nulla rosee, il nostro governo, o meglio il Premier Renzi, continua a “giurare” e “spergiurare” che lui ed il suo governo hanno intenzione di abbassare le tasse. Hanno avuto il coraggio di affermare che hanno tolto l’IMU (solo dalla prima abitazione), certo però spalmando ed aumentando il gettito dell’erario cambiandoci il nome chiamandola TASI e TARES…
Hanno il coraggio di urlare che hanno distribuito i “famosi” 80€ che servirebbero per rilanciare l’economia.
Ma l’economia, non si rilancia con 80 € e non per tutti, perchè non dimentichiamolo che solo i dipendenti ne hanno usufruito, mentre il “popolo” delle PMI e Partite IVA ha visto solo un aumento della pressione fiscale. Quindi che questo “grande” comunicatore “toscano” faccia il suo dovere di rilancio dell’economia, che mantenga almeno un decimo delle promesse e delle dichiarazioni che ogni giorno inondano tutti i social network, e che pensi non a preservarsi “la poltrona” per le prossime elezioni, ma che pensi agli Italiani.

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