Governo, corruzione: il Cdm approva le modifiche

corruzione_1In conformità a quanto annunciato dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il Consiglio dei Ministri ha infine discusso in materia di corruzione, soprattutto con riferimento alle possibili modifiche proposte a seguito dei fatti di Roma, ed è giunto all’approvazione dell’inasprimento delle pene. Nello specifico è stato innanzitutto precisato che la pena minima passa da 4 a 6 anni, mentre la massima da 8 a 10 anni. Secondo il Premier, quindi, non solo finiscono i tempi delle uscite gratis di prigione, ma, in aggiunta a quanto già detto, è prevista la restituzione del “maltolto”. “Chi viene condannato – chiarisce Renzi – deve pagare tutto, fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo”. Per quanto concerne il patteggiamento, questo è subordinato non solo alla restituzione integrale del prezzo o dell’utilità derivante dal reato, ma anche dall’integrale risarcimento del danno arrecato. Modifiche sono state registrate anche in materia di confisca. Questa è, infatti, prevista adesso anche per i casi di corruzione, nei confronti dei beni del corrotto, con l’eventualità di poter eventualmente procedere anche nei confronti degli eredi e degli aventi causa. Molto discussa è stata la questione della prescrizione che, in definitiva, aumentando, passa a 12 anni e mezzo, con la previsione di periodi brevi di congelamento della decorrenza dei tempi a seguito delle condanne in primo e secondo grado.

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About the Author: Luigi Iacopino