Tagli alla scuola, arrivano le proteste del personale tecnico

Maestre che accompagnano i bambini in bagno, scarsa sicurezza negli edifici scolastici ed associazioni di genitori-volontari: questo e molto altro quello che sta accadendo in questi giorni nelle scuole italiane colpite dai tagli di circa il 50% del personale tecnico e ausiliare. Tradotto in cifre spicciole, l’Ata mostra che dal 2009 sono stati mandati a casa oltre mille bidelli solo nel Lazio. Da qui le proteste dello scorso 12 aprile, che hanno visto cortei a Roma che hanno occupato interamente viale Trastevere. Paolo Mazzoli, presidente  dell’Asal (Associazione scuole autonome del Lazio), in un’intervista ha spiegato la gravità della situazione: “Da quest’anno molti dirigenti non sono più in grado di garantire la sorveglianza sui propri alunni”, al punto che in alcune scuole romane sono state “assoldate” delle mamme volontarie per il controllo degli ingressi. Il governo risponde dicendo che in Paesi come l’Inghilterra la figura del bidello non esiste. “Hanno un’altra normativa, qui c’è un’ipocrisia di fondo per cui al fine contenere la spesa pubblica si taglia il personale”, ribatte la maggior parte dei presidi e dei direttori scolastici interpellati. Aria di nuovo ’68 anche per questo settore? Senz’altro la riforma Gelmini resta al centro delle polemiche a distanza di ben due anni dalla sua partenza.

Elisa Gerardis

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