Dattolo: “L’agroalimentare è uno dei settori strategici su cui concentrare le politiche di investimento”

“Esprimo grande soddisfazione per la mozione approvata ieri dal Consiglio con la quale si impegnano la Regione ed il Governo, affinché siano rilanciati gli investimenti nel settore agroalimentare, con particolare riguardo ai contratti di filiera”. Lo afferma in una nota il capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Alfonso Dattolo. “L’agroalimentare – aggiunge – è uno dei settori strategici su cui concentrare le politiche di investimento, per consentire l’attivazione di positive e virtuose dinamiche di sviluppo della Calabria. E’ fondamentale riequilibrare i rapporti interni alla filiera agroalimentare anche al fine di contrastare i comportamenti lesivi a danno delle piccole e medie aziende, che, tra le altre cose, si trovano in sofferenza per il dilatarsi eccessivo dei termini di pagamento da parte degli operatori forti. Cosi come è necessario introdurre nuove misure di sostegno per l’acceso al credito; garantire una maggior trasparenza dei rapporti all’interno della filiera; assumere una iniziativa legislativa, attraverso la Commissione di contrasto al fenomeno mafioso, che recepisca i rilievi della relazione parlamentare sulla contraffazione nell’agroalimentare affrontando il tema del made in Calabria nella sua complessità, coordinando meglio la normativa esistente e adottando misure che scoraggino l’industria del falso, come ad esempio la previsione dell’interdizione dall’attività per i soggetti che producono e mettono in commercio imitazioni delle migliori lavorazioni italiane”. “E’ inoltre importante – prosegue – che, come è specificato nella stessa mozione, siano emanati i decreti interministeriali di cui al comma 3, dell’articolo 4 della legge n. 4, del 3 febbraio 2011, rubricata “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” dandone piena attuazione, con particolare urgenza per la filiera agrumicola da industria; sostenere l’esportazione di prodotti agricoli e agroalimentari della nostra regione e scoraggiare, di contro, quelle iniziative imprenditoriali che, piuttosto che dedite all’internazionalizzazione, delocalizzano e mettono in commercio prodotti che non presentano le caratteristiche di tipicità ed originalità proprie delle eccellenze del territorio del nostro Paese, facendo concorrenza sleale; assumere iniziative volte a contrastare la contraffazione via internet; adoperarsi affinché la lotta alla contraffazione sia considerata una priorità per la politica europea, oltre che a livello nazionale; promuovere anche in sede di riforma della Pac, forme di coordinamento più stringenti a livello comunitario, con l’obiettivo di superare problemi e resistenze, anche a livello mondiale (Wto)”. Dattolo afferma inoltre che “é decisivo, altresì prevedere un apposito fondo, anche solo di garanzia, su base regionale, tendente al consolidamento delle passività onerose a breve termine delle imprese agricole, consentendo la dilatazione dell’indebitamento di esercizio su almeno 15 anni; assumere l’impegno a sostenere concretamente il comparto agricolo ed agroalimentare made in Calabria, dando valore agli auspicati interventi in tempi certi e ragionevoli. La mozione, la cui approvazione dimostra grande attenzione verso il settore, sia da parte dell’assessorato all’Agricoltura della Calabria che dell’Assemblea regionale, ha inteso impegnare il Governo, affinché si ottemperi alle seguenti esigenze: introdurre una norma che in esistenza di rateizzazione di debiti Equitalia, porti l’interesse al tasso legale, la riduzione al minimo dei compensi di riscossione ed il raddoppio del numero delle rate accordate; prevedere delle opportune misure ai fini di alleggerire il carico fiscale sul comparto agricolo e agroalimentare in modo particolare riguardo alla cosiddetta Imu, al contenimento del costo del carburante agricolo e ai contributi e tributi prevedendo anche forme di sospensione e dilazione dei pagamenti; sostenere gli imprenditori del comparto agricolo e agroalimentare tipico i quali abbiano una situazione debitoria conclamata ed irrecuperabile o difficilmente esigibile o eccessivamente onerosa, i quali adottino un regime contabile e fiscale ordinario e si associno in forma cooperativistica o di società di persona, esentandoli dalle sanzioni per carichi tributari altrimenti irrecuperabili e dilazionando la sorte capitale in almeno 15 anni gravandola solo degli interessi legali; disporre l’inapplicabilità e statuire l’invalidità dei fermi amministrativi sui beni mobili soggetti a trascrizione i quali siano utilizzati come mezzi ordinari di produzione fino al limite di 15.000 euro; permettere la distruzione dei beni mobili soggetti a trascrizione obsoleti sottoposti a fermo amministrativo in modo da evitare la moltiplicazione dell’indebitamento del contribuente; permettere la vendita dei beni mobili soggetti a trascrizione sottoposti a fermo amministrativo con cessione del prezzo all’Erario fino all’importo delle somme dovute con liberazione degli stessi dal fermo; sostenere la competitività anche avendo riguardo a misure quali il credito d’imposta per finanziare ricerca e innovazione in agricoltura; garantire un pieno e corretto impiego dei cosiddetti pagamenti agroambientali

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