Un libro, un annullo filatelico e un premio per lavoratori e imprese reggine celebrano 150 anni di storia della Camera reggina e del suo territorio

150 anni della Camera di Commercio di Reggio Calabria concluse oggi le celebrazioni

Dattola: «Centocinquant’anni di storia. Una storia di esseri umani ai quali la Giunta e il Consiglio camerali hanno voluto dedicare questa giornata»

Reggio Calabria, 13 dicembre 2012. Oggi si sonoo le celebrazioni per i 150 anni della Camera di Commercio, istituita con decreto regio il 23 ottobre 1862. Questa mattina, nel Salone camerale, Lucio Dattola presidente dell’ente reggino, ha presentato il volume 1862-2012. La Camera di Commercio di Reggio Calabria nel contesto socio-politico del territorio. 150 anni di azioni a sostegno dell’economia reggina. Un omaggio alla provincia, al suo territorio, alle sue eccellenze e ai suoi imprenditori. Presenti all’evento: Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere nazionale, Giuseppe Cantarella, curatore del volume, e Natina Crea, neo eletto segretario generale della Camera di Commercio di Reggio Calabria. La monografia ripercorre un secolo e mezzo di storia durante il quale la Camera di Commercio ha svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del suo territorio e per la salvaguardia degli interessi, la valorizzazione e la promozione delle sue imprese. Date, foto d’epoca, documenti, spesso inediti, molti dei quali provenienti dall’archivio di Stato di Reggio Calabria fanno immergere il lettore nella storia di questo Ente, del territorio reggino e delle sue imprese e lavoratori. «Il 23 ottobre 1862 viene istituita, con decreto regio, la Camera di Commercio e Arti di Reggio Calabria. E da allora sono passati centocinquant’anni, durante i quali la Camera di Commercio ha svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del suo territorio e per la salvaguardia degli interessi, la valorizzazione e la promozione delle sue imprese. Centocinquant’anni durante i quali la Camera è stata protagonista attiva e propositiva dei grandi mutamenti istituzionali del nostro Paese e delle trasformazioni socio-economiche che hanno interessato la provincia reggina, capace di evolversi e modificarsi in funzione di esse. Centocinquant’anni di storia. Una storia di esseri umani, di personaggi pubblici e privati ai quali la Giunta e il Consiglio camerali hanno voluto dedicare questo importante libro». ha dichiarato il presidente Dattola. Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere nazionale ha richiamato i valori che oggi come 150 anni fa, sono alla base della nostra comunità, della nostra imprenditoria e che sono identificati nel il tricolore. Il rosso, che esprime la passione, il sacrificio, l’impegno che mettiamo nel realizzare nostri progetti più ambiziosi. Il verde, che significa speranza. Una speranza affidata a noi stessi e che si traduce in fiducia in un futuro migliore, da costruire ogni giorno. E il bianco, che simboleggia il modo in cui gli italiani sanno realizzare tutto questo. Nella solidarietà, nella promozione della sussidiarietà, nella ricerca di forme di collaborazione che partano dal basso, dai territori. Nel pomeriggio i festeggiamenti sono continuati al Teatro Francesco Cilea dove è svolta la cerimonia del Premio Reggio Produttiva, rivolto a imprese e lavoratori dipendenti: un riconoscimento per la loro attività pluriennale, svolta a favore del tessuto socio-economico del territorio provinciale. La manifestazione è stata condotta dalla giornalista reggina Marina Malara. «Oggi premiamo settanta aziende reggine, cinque lavoratori e otto personalità eccellenti, uomini e donne che hanno scelto di lavorare in questo nostro territorio; di rimanere nella terra dove sono nati e cresciuti. Una scelta che non è stata dettata da un sentimento campanilistico, ma dalla volontà di stare in prima linea per ridare splendore a questa terra troppo spesso bistrattata ». È quanto ha dichiarato il presidente Dattola che ha espresso i più sentititi ringraziamenti a tutti i funzionari e dipendenti della Camera di commercio che con il loro lavoro «fanno sì che la Camera di Commerico di Reggio Calabria sia considerata un’istituzione di eccellenza per la qualità del lavoro e dei servizi offerti lavoro e, viva Dio, per la solidità dei suoi bilanci. E in tempi burrascosi come questi che stiamo attraversando non è cosa da poco». Sul palco Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere nazionale, per il quale questa giornata «è un’occasione per capire come questo territorio – insieme a tutto il Paese – può reagire, partendo dalle persone, alle difficoltà durissime di questo momento e tornare a guardare al futuro con maggiore fiducia. Le Camere di Commercio possono dare un contributo importante a questo sforzo, perché esse rappresentano un sistema di competenze e di servizi capace di unire la dimensione locale a quella nazionale e internazionale».

Nella Regione la crisi incalza.

Secondo i dati della SVIMEZ, Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, nel 2011 prodotto interno lordo ha registrato una variazione del -0,7% e tra il 2008 e il 2011 nella sola Calabria si sono persi 17.797 posti di lavoro (266.000 al Sud contro i 171.000 del Nord), un problema che ha interessato soprattutto i giovani tra i 15 e i 34 anni (-16,1%). I settori coinvolti nella perdita di occupati sono state soprattutto le costruzioni e l’agricoltura, pilastri dell’economia della regione. L’industria in senso stretto ha perso ben il 10,4%. Secondo Delio Miotti, responsabile del reparto statistico della SVIMEZ «Occorre puntare su innovazione tecnologica e sviluppo di settori medium-high e high-tech; incentivare le produzioni sostenibili (a partire dalla mobilità); investire sulle reti digitali; riqualificare le aree urbane; sviluppare le energie rinnovabili e volgere l’edilizia all’efficienza energetica; rafforzare e completare le reti logistiche; difendere l’ambiente e il territorio; sviluppare filiere agro-alimentari di qualità nella prospettiva dell’integrazione mediterranea; favorire i servizi avanzati e l’impresa sociale; investire in formazione e strutture scolastiche; trasformare il turismo in industria culturale».  La cerimonia di premiazione è stata allietata dalla chitarra del virtuoso musicista messinese Nicola Oteri che ha proposto un viaggio musicale che partito dal Novecento brasiliano e spagnolo è giunto al contemporaneo italiano. A ricordo dell’importante ricorrenza la Camera ha predisposto uno speciale annullo filatelico celebrativo che raffigura il logo camerale. Nel foyer del teatro un corner di Poste Italiane ha stampato a quanti lo richiedevano il duraturo ricordo della ricorrenza. Durante la serata sono stai raccolte anche le offerte volontarie per l’“Unitas cattolica”, la fondazione creata nel rione Fondo Versace da Suor Maria Grazia Gallingani nel lontano febbraio del 1953 e che oggi accoglie, educa e dà da mangiare a centinaia di minori di ogni ceto sociale ed etnia, abbandonati o sottratti alle famiglie.

COMUNICATO STAMPA

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