Riflessioni qualche giorno dopo il Festival di Sanremo

Sanremo –

Finito il festival di Sanermo finalmente si sperava di parlare solo di musica e delle canzoni vincenti e di quelle che vi hanno partecipato ed invece non è stato così fino a ieri sera si è solo assistito per lo più al tripudio dei conduttori e all’esaltazione dei temi politici trattati. Si è vero, siamo in campagna elettorale , ma Sanremo non dovrebbe essere strumentalizzato. Certo qualche dubbio passa per la testa quando la scenografia prevede sempre il rosso come colore di sfondo e il 95% degli ospiti hanno una chiara inclinazione politica verso il Partito Democratico. Al riguardo verrebbe anche da chiedersi perchè l’invito a Carla Bruni, una modella che non ha mai palesato attenzione verso il nostro Paese anzi ha più volte affermato di sentirsi francese. Al di la dei più che lauti compensi percepiti da ospiti e conduttori, particolare che striderebbe con il pensiero del buon Carl Marx, si è cercato di dare anche un colore politico a problemi che invece non lo hanno , per esempio il riconoscimento delle coppie di fatto e il matrimonio tra omosessuali. Qualche bugia riguardo gli indici d’ascolto si è riscontrata subito .Non avranno sicuramente avuto il massimo (come hanno invece affermato) già dalla prima sera quando tutti ricordano c’è stato in contemporanea l’esaltante match di Champios League della Juventus . Poi la vicenda del contestatore facilmente strumentalizzabile così come è avvenuto. Certo la par-condicio di Crozza forse non è stata così perfetta nei minuti dell’esibizione. La domanda sorge spontanea, quando si finirà di fare politica anche in luoghi dove la politica non dovrebbe entrare? Qualche nota merita la partecipazione della Litizzetto vera conduttrice del Festival , per la prima volta Fazio, ad opinione di chi vi scrive, ne è stato la spalla. E’ stata lei ad attirare l’attenzione con le sue battute (a volte da stadio) e la sua ironia sempre pernocefaletica. Si tutto sommato anche quest’anno si può affermare che la canzone italiana ha vinto , ma forse è passata in secondo piano più che nelle passate edizioni. Speriamo che almeno in radio ci lascino ascoltare Marco Mengoni e colleghi, privi di saparietti rosso-colorati.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.