“Habemus Papam!”

“Ieri ho detto golpe, ma intendevo ‘golpettino istituzionale furbo’, giocato sulla semantica”. Questa la dichiarazione “ritrattazione” fatta ieri – 21 Aprile – dal leader del M5S, dopo che appena venuto a conoscenza dell’elezione al “soglio” presidenziale di Giorgio Napolitano, aveva URLATO, come ormai solito fare, al Golpe! Al “colpo di stato”; e dopo avere proclamato una seconda “marcia su Roma” che la gente ha “preso” sulla parola, perché ormai stufa ed in cerca di un leader che rappresenti veramente il popolo e il suo ideale, ma che, come dimostratosi finora rappresenta la categoria a cui appartiene, i comici… Infatti Grillo  è salito sopra il tettuccio di un’auto a ridosso di piazza Sant’ Apostoli, dove non è riuscito a entrare per la troppa folla, ha salutato i manifestanti dicendo ”arrendetevi” e poi se n’e’ andato via in macchina. E subito dopo ha dichiarato dalle pagine di facebook: “Nonostante una conferenza stampa di due ore sono stato assalito da giornalisti che mi hanno impedito il passaggio e non ho potuto incontrare i cittadini” e nella conferenza stampa : “Ieri sera potevo venire in piazza, non ho paura, ma avevo paura che la mia presenza potesse “favorire” la violenza. Io non voglio entrare in questi giri”. Ora abbiamo un PD allo sfascio, almeno così sembra con un segretario, Pierluigi Bersani, dimissionario ed il suo presidente Rosi Bindi già dimessasi, un Renzi che spara a zero e afferma di voler tirare avanti un anno con uno pseudo governo tecnico, e ci risiamo, o di “scopo” che dir si voglia, per poi tornare alle urne. Marini, altro grande “trombato” alla corsa verso il colle, che attacca Renzi e intervenendo alla trasmissione ‘In mezz’ora’, rilascia alcune interessanti dichiarazioni riguardo ai suoi colleghi. Per Marini, Bersani è meno colpevole degli altri mentre Renzi dovrebbe cambiare. “Non esiste quando si prendono delle decisioni. Nel partito non viene mai, ha un livello di ambizione sfrenata, a volte parla e non sa che dice, vuole solo un titolo sui giornali. Se non limita la sua ambizione finisce fuori strada”. Diciamo pure che il “gigante dai piedi d’argilla” del PD è “imploso” sotto la grande mole delle varie correnti interne e dei suoi “franchi tiratori”. Ora bisogna stare a vedere cosa vorranno fare i parlamentari e chi verrà proposto dal presidente come probabile primo ministro e che riscuota consenso da ambo i lati del parlamento. Il nostro Paese ha assolutamente bisogno di un governo che GOVERNI e pensi al BENE indissolubile della popolazione, almeno è quello che la gente si aspetta; che guidi e tiri fuori dal pantano questo stato e che riveda la esasperante pressione fiscale che sta soffocando tutte, e dico tutte le classi sociali, o meglio le uniche due sopravvissute, perché il ceto medio, che era la spina dorsale dell’economia dell’ITALIA, è stato “polverizzato” dalle varie politiche che si sono succedute negli ultimi mesi, riducendolo allo stato larvale, e riuscendo ad eliminare la medio borghesia. Che vedano di fare veramente gli interessi del Paese e non solo quelli di una cerchia ristretta.

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About the Author: Carlo Viscardi