L’ex ass. comunale Curatola scrive al Prefetto. Il Comune certifica il suo buon operato

Al prefetto di Reggio Calabria

Dott. Claudio Sammartino

 e.p.c

 al Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano

 Al Presidente del Consiglio On. Matteo Renzi

 al Ministro degli Interni On. Angelino Alfano

 Al Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando

 

Sua Eccellenza,

era il 17 Dicembre del 2013 quando ho appreso che la Corte d’Appello di Reggio Calabria rigettava il mio reclamo alla sentenza di primo grado pendente sul giudizio di incandidabilità. In detta sentenza, che comunque non scalfisce la mia incondizionata fiducia nella giustizia, mi si contesta “un inadeguato modo di gestire il patrimonio edilizio comunale”, quando il sottoscritto ha ideato e gestito la prima operazione di dismissione del patrimonio pubblico da parte di un’amministrazione comunale realizzando la vendita di oltre 3.200 alloggi popolari. Tra gli ex assessori, sono l’unico che viene condannato senza alcuna contestazione personale, frequentazioni, fermi, intercettazioni ma, esclusivamente, per l’inattivismo del settore Patrimonio durante la mia gestione.walter curatolaL’ex ass. comunale Curatola scrive al Prefetto. Il Comune certifica il suo buon operato  Oggi, ho deciso di rivolgermi a Lei, poiché il 25 Febbraio scorso, è pervenuta la nota con cui il Comune di Reggio Calabria risponde alla mia istanza di accesso agli atti ai sensi della 241/90 e dagli uffici competenti emerge quanto segue (come da documento allegato):

-dal registro repertorio contratti della Segreteria Generale risultano n. 491 contratti compravendita alloggi stipulati dal 16.06.2011 al 09.10.2012 (15 mesi, periodo in cui io ero l’assessore al ramo) mentre n. 230 contratti compravendita alloggi stipulati dal 10.10.2012 al 09.01.2014 (15 mesi, periodo in cui amministra la Triade Commissariale);

-che nel periodo dal 10.10.2012 al 09.01.2014 (15 mesi, periodo in cui amministra la Triade Commissariale) risultano emesse sette ordinanze di decadenza da assegnazione alloggio popolare e quattro ordinanze sgombero, mentre nel periodo in cui ero assessore sono stati emesse 54 decadenze per mancanza di requisiti e 26 atti di sgombero (come da elenco allegato contenente i numeri di protocollo degli atti già in mio possesso); aaa

-il Comando di Polizia Municipale nel periodo di riferimento (15 mesi, periodo in cui amministra la Triade Commissariale) non ha eseguito nessuna ordinanza di sgombero mentre durante la mia gestione sono stati eseguiti a termine 18 sgomberi;

-che la società Reges Spa ha comunicato che l’importo totale dei canoni di locazione per morosità pregresse recuperati nel periodo 16.06.2011 al 09.10.2012 (15 mesi, periodo in cui io ero l’assessore al ramo) è di 274.312,50 euro e nel periodo 10.10.2012 al 09.01.2014 (15 mesi, periodo in cui amministra la Triade Commissariale) è di 52.863,16 euro.

Confrontando dunque i due periodi temporali identici per ampiezza, non può che evidenziarsi da parte mia un senso di amarezza e di sconforto legato al fatto che la verità emersa in tutti i suoi elementi ed attestata dal Comune di Reggio Calabria con la suddetta nota, non è stata invece accertata dai Collegi giudicanti che al contrario non hanno ritenuto di ammettere ne le prove istruttorie ne i testimoni così come richiesto dai miei legali. Tra l’altro proprio sulla dismissione del Patrimonio edilizio è stato di recente pubblicato un libro dalla Maggioli Editore titolato “La dismissione del patrimonio immobiliare pubblico -Linea Guida per gli Enti locali” in cui vengono sintetizzate procedure e documenti ad uso di tutti quegli enti locali che volessero seguire l’esempio del Comune di Reggio Calabria i cui risultati realizzati con l’operazione di dismissione sono stati al di fuori di ogni più rosea previsione.  Io mi rivolgo a Lei, Sua Eccellenza, così come avevo fatto nel maggio del 2012 con il Suo predecessore, anche perché voglio capire cosa dovrò raccontare ai miei figli visto che oggi, con questo documento, il Comune di Reggio Calabria mi certifica che se inattivismo c’è stato, non è certo quello riferito al periodo del mio assessorato. Sono stato anche “accusato”, e cito testuali parole riportate nella sentenza d’appello, che “l’unica iniziativa che il Curatola ha ritenuto di dover adottare ai fini della soluzione del problema dell’occupazione abusiva degli alloggi comunali è stata quella di sollecitare un incontro con il Prefetto di Reggio Calabria alla presenza del Commissario dell’Aterp, nell’ambito del quale ha invitato il prefetto ad effettuare un sequestro preventivo di tutti gli alloggi illegittimamente occupati”. Quindi, in Comitato per l’ordine e la sicurezza, alla presenza del Questore, del Procuratore, dei massimi rappresentati delle forze dell’ordine, coordinati dal Prefetto, il sottoscritto propone un’attività per poter porre rimedio ad un problema atavico che attanaglia tutte le amministrazioni e cosa scrivono i giudici nella sentenza d’appello? “Tale richiesta, rivolta ad un organo che ovviamente non poteva accedervi, è infatti evidente indice di un tentativo, solo apparente, e non serio, di affrontare il problema, di cui il Curatola era pienamente consapevole”. Andare dal Prefetto tentativo solo apparente, e non serio? Ma che siamo su “scherzi a parte”? E con chi avrei dovuto parlare? A chi mi sarei dovuto rivolgere se non al Prefetto che è il massimo rappresentante del Governo sul territorio! Oggi nello stesso ruolo rifarei la medesima cosa! Ho fiducia e rispetto nella Giustizia e in tutte le Istituzioni, poiché ritengo che il giorno in cui questa venisse meno, sarebbe l’inizio della fine della democrazia e per questo auspico che la Suprema Corte di Cassazione valuti con accortezza e serenità il ricorso documentato che i legali hanno depositato in questi giorni a mia difesa. Tuttavia, da cittadino, Le chiedo di spiegarmi dall’alto della Sua autorità perché a causa del mio “inattivismo” il Ministero degli Interni ha chiesto l’incadidabilità e i primi due gradi di giudizio l’hanno al momento sancita mentre alla Commissione Straordinaria, i cui risultati di gestione sono di molto inferiori a quelli conseguiti dal sottoscritto, quanto meno limitatamente al settore di competenza e per come attestato dalla stessa amministrazione che governano, è stata invece concessa addirittura la proroga. Alla luce di quanto sopra Le chiedo un incontro, da cittadino prima e da amministratore della cosa pubblica poi, al fine di conoscere il Suo autorevole parere, al di là delle interpretazioni amministrative e giudiziarie ahimè già note, su cosa di diverso un professionista onesto, prestato alla politica nella convinzione di potersi rendere utile alla crescita seria di un tessuto economico sociale locale martoriato nel tempo, avrebbe dovuto fare.

Con Osservanza

Ingegnere Walter Curatola

Già Assessore al Patrimonio Edilizio del Comune di Reggio Calabria

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