Presentazione Associazione “Ostro”: una “ventata” di idee libere

Ieri pomeriggio si è svolta presso la sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale la presentazione dell’associazione Ostro, che prende il nome dal famoso vento che spira da sud nel mar Mediterraneo, detto anche vento di Mezzogiorno. Si è trattato di un momento importante di partecipazione, che ha salutato la nascita di un gruppo di giovani a seguito di numerosi incontri verificatisi in tutta Italia con l’obiettivo di condividere i vari stili del Mezzogiorno ed esprimerli in tutte le loro sfumature.

Associazione OstroAd introdurre la presentazione è stato Pasqualino Latella che ha subito focalizzato l’attenzione dei presenti sulle motivazioni che caratterizzano l’associazione stessa. In primo luogo la ferma e decisa volontà di parlare del mezzogiorno in tutte le sue sfaccettature, sia da un punto di vista culturale che da un punto di vista sociale. In secondo luogo la circostanza per cui tutti i componenti sono ragazzi che provengono da varie realtà territoriali del sud Italia con la forte aspirazione a portare una “ventata nuova” nei termini di un recupero delle tradizioni e di una forte condivisione culturale.

Infine lo scopo autentico dell’associazione che è quello di riscoprire una coscienza del popolo meridionale, insabbiata da decenni di sofferenze, soprusi, incapacità e lamentale fini a se stesse. Una coscienza – ha specificato Latella – identitaria, fatta di arte, musica, ballo, teatro e tanto altro ancora, ed indirizzata alla riscoperta delle proprie radici storico-culturali, in un contesto in cui la sfida sarà quella di “riscoprire la nostra cultura e rilanciare con entusiasmo la nostra terra“, il mezzogiorno, non più intesa come estrema periferia dell’Europa ma come vero e proprio centro del mediterraneo. In quest’ottica – conclude – il riscatto della nostra terra “deve partire da una presa di coscienza, un lavoro di introspezione del popolo meridionale che punti alla rivalutazione dell’importanza della nostra dimensione umana”.

La parola è passata al Presidente dell’associazione, Mario Latella, che ha sottolineato l’interesse per ogni forma artistica del Sud Italia e ha ripreso il motto dell’associazione – “perché le idee circolano libere nell’aria, come la musica” – per sintetizzare lo spirto dell’associazione e lanciare un messaggio chiaro: liberare le idee e proporle all’associazione che sarà lieta di valutarle nell’ambito del progetto che intende promuovere e che si intitola “Sica-Baca-Pusa” (Sicilia-Calabria-Basilicata-Campania-Puglia-Sardegna).

Subito dopo sono intervenuti, tra gli altri, alcuni componenti dell’associazione, che hanno impreziosito l’incontro con musiche e parole delle migliori tradizioni popolari: Dario Mogavero da Napoli, Tommaso Sollazzo dal Cilento, Valentina Balistreri, di Palermo ma reggina d’adozione, parente della celebre Rosa Balistreri, per concludere con Diego Pizzimenti e Mimmo Morello, rispettivamente da Cardeto e Palizzi.

La serata ha anche visto la partecipazione e l’apporto di Paolo Serra, vice presidente dell’associazione, dei Maestri Chitarristi Arturo e Pasqualino Latella, rispettivamente padre e figlio, di Enzo Zolea, conosciuto interprete del teatro dialettale e fondatore, insieme ad altri, nel 1966 della “Compagnia Teatro Reggio, e di Franco Canzonieri, poeta ed autore di splendidi versi in vernacolo. Di spessore anche l’intervento dell’assessore provinciale alla cultura Eduardo Lamberti Castronuovo, che ha sottolineato come la musica sia libertà, un linguaggio universale che facilita la comprensione, ma al tempo stesso, essendo espressione di cultura, anche veicolo per esprimere la nostra identità, quello cioè che abbiamo di buono in quanto calabresi: l’arte in primo luogo.

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About the Author: Luigi Iacopino